FILIPPINE. Gruppo qaedista aveva progettato di uccidere il papa

Notizie Geopolitiche –

Bin hirIl direttore della polizia filippina, Getulio Napenas, ha reso noto in occasione di un’audizione al Senato che esistono informazioni secondo cui il gruppo qaedista Jemaah Islamiyah aveva progettato di far esplodere una bomba per uccidere papa Francesco, giunto in visita nel paese orientale lo scorso 18 gennaio. Nepenas ha comunicato che “Queste informazioni non sono state né confermate, né smentite o ammesse dalla polizia nazionale filippina, ma resta il fatto che esistono”.
Nell’attentato sarebbe dovuto essere coinvolto il terrorista malese Zulkilfi bin Hir, conosciuto come “Marwan” ed esperto di esplosivi.
Il piano era quello di far esplodere un ordigno a Kalaw, al passaggio del pontefice, ma non è stato reso noto il motivo per cui l’attentato non è stato portato a termine.
Marwan è poi morto in un conflitto a fuoco con gli agenti di polizia che lo cercavano nella giungla dell’isola di Mindanao, il 25 gennaio a Mamasapan, nel sud dell’arcipelago, dov’era nascosto da ex militanti del Fronte Moro. Nell’operazione sono rimasti uccisi 44 agenti e numerosi terroristi.
Su Marwan l’Fbi statunitense aveva messo una taglia da 5 milioni di dollari. Il gruppo Jemaah Islamiyah è responsabile della strage presso la discoteca di Bali del 2002, costata la vita a 202 persone e il ferimento di altre 209, quasi tutti turisti stranieri.

Nella foto: il terrorista Zulkilfi bin Hir