di Fabrizio Montagner –
Guerriglieri separatisti filippini hanno attaccato un convoglio di aiuti diretto alla città di Tacloban, la più colpita dal colpita dal tifone Haiyan: i militari di scorta sono riusciti a difendere il carico ed a uccidere due guerriglieri. Le autorità hanno predisposto diversi posti di blocco al fine di mantenere l’ordine nelle aree attraversate dalla furia del ciclone, che ha ucciso oltre 10mila persone.
Il vice ministro degli Esteri, Marta Dassù, ha reso noto che nella notte l’ambasciata italiana a Manila è riuscita a contattare tre dei dodici italiani di cui non si hanno notizie, precisando però che si tratta di italiani iscritti al Registro degli Italiani all’estero: “Siamo riusciti a contattare tre persone e questo é un dato positivo” – ha detto Dassù a Radio anch’io, senza però specificare se rientreranno subito in Italia in quanto “c’è un problema di contattati e accesso all’area più colpita”, presso la quale è “anche molto difficile approntare un piano di aiuti”.
Intanto il tifone Haiyan è arrivato in Cina dove, se pure depotenziato, ha già causato cinque vittime nelle province del Guangxi e di Hainan.
