Francia. Continuano gli scioperi contro la riforma delle pensioni

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Continuano ad oltranza gli scioperi in Francia partiti lo scorso 5 dicembre per protestare contro la riforma delle pensioni, con il limite di età fissato al momento a 62 anni, ed oggi in almeno 200mila tra macchinisti, insegnanti, vigili del fuoco e dipendenti sia del settore pubblico che di quello privato sono scesi in strada in diverse città del paese per un totale di circa 40 cortei.
A Parigi i manifestanti si sono trovati nel primo pomeriggio a Place de la République per arrivare in Place de la Nation, passando per la Bastiglia, un corteo pacifico disturbato in coda da qualche tafferuglio di black block con gli agenti di polizia. 13 gli arresti, un agente ferito.
Il leader del sindacato CGT, Philippe Martinez, ha definito gli scioperi di oggi “un grande successo”, facendo notare che “Nonostante i tentativi di divisione del governo, la popolazione resta mobilitata”.
Per il governo è intervenuto il premier Edouard Philippe, il quale ha fatto sapere la sua determinazione a dar vita a “un regime pensionistico universale al fine garantire l’equilibrio del futuro sistema”: oggi diverse categorie come i ferrovieri vanno in pensione con anni di anticipo rispetto ai dipendenti di altri settori.
Il braccio di ferro dei lavoratori con il governo continua, mentre in tutto il paese si registrano disagi per le code, uffici e negozi chiusi, treni e metro a singhiozzo.