Francia. Di Maio, ‘usano la moneta coloniale per il debito pubblico’

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Per i pentastellati Luigi Di Maio, vicepremier, ed Alessandro Di Battista la Francia starebbe ricorrendo al Cfa (Franco delle colonie francesi), ancora in corso in 14 paesi ex coloniali, per finanziare il proprio debito pubblico, per cui hanno chiesto il ricorso a sanzioni da parte dell’Ue.
Di Maio ha sostenuto infatti che “Ci sono decine di stati africani in cui la Francia stampa una propria moneta, il franco delle colonie, e con quella moneta si finanzia il debito pubblico francese. Macron prima ci fa la morale e poi continua a finanziare il debito pubblico con i soldi con cui sfrutta i paesi africani. Se vogliamo fermare le partenze cominciamo ad affrontare questo tema e cominciamo a farlo anche all’Onu, non solo in sede di Unione Europea”. “L’Italia – ha continuato il vicepremier – si deve far sentire: nelle prossime settimane ci sarà una iniziativa parlamentare del M5S che impegnerà sia il Governo italiano sia le istituzioni europee, sia tutte le istituzioni diplomatiche sovranazionali, a iniziare a sanzionare quei paesi che non decolonizzano l’Africa, perché quello che sta succedendo nel Mediterraneo è frutto delle azioni di alcuni paesi che poi ci fanno pure la morale”.
Il nuovo cavallo di battaglia dei 5Stelle si contra però con una realtà ben diversa. Come è stato prontamente spiegato dalla stampa francese, con la fine del colonialismo 14 paesi africani hanno mantenuto il Fca, e per una questione di garanzie tali paesi hanno in deposito presso la Banca di Francia circa 10 miliardi di euro (il 50% delle loro riserve), i quali non possono in alcun modo essere toccati dal governo, men che meno per pagare il debito pubblico francese.
Va inoltre detto che nessuno, e quindi neanche la Francia, ha mai impedito ai paesi ex coloniali o agli ex protettorati di avere una propria moneta, si pensi all’Algeria.
Le razioni in Francia alle parole di Di Maio e di Di Battista sono state di fuoco, ed il ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatrice italiana Teresa Castaldo: all’Ansa fonti diplomatiche hanno comunicato che “Queste dichiarazioni da parte di un’alta autorità italiana sono ostili e senza motivo visto il partenariato della Francia e l’Italia in seno all’Unione europea. Vanno lette in un contesto di politica interna italiana”.

Il Franco Cfa è in corso in Camerun, Ciad, Gabon, Guinela, Centrafrica, Congo Brazzaville, Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau, Mali Niger, Senegal, Togo.