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Ammonta a 45 morti il bilancio dell’attacco dei talebani di ieri ad una base militare nella provincia di Maidan Wardak, a poco più di 40 chilometri a sud ovest della capitale Kabul, dove i terroristi hanno prima fatto esplodere un mezzo blindati davanti alla caserma, e poi in due sono penetrati nella base sparando all’impazzata. Nella struttura erano presenti circa 250 fra militari e reclute, e per molti di loro non c’è stato scampo. Accanto alla cifra ufficiale di 45 vittime, vi è quella dichiarata da un rappresentante del Consiglio provinciale, Nafisa Selai Wardak, che ha parlato di 126 morti e di 70 feriti.
L’attacco è avvenuto mentre sono in corso negli Emirati Arabi Uniti le trattative tra i talebani, oggi guidati dall’emiro Taleban Hibatullah Akhundzada, e gli Usa attraverso il capo delegazione Zalmay Khalilzad in vista del disimpegno voluto da Trump.
La stabilizzazione del paese si rende necessaria anche per combattere il nemico comune, l’Isis, il quale si sta affermando con sanguinosi attacchi al fine di prendere il controllo di parti del paese e quindi di allargare la sua potenza di azione ai paesi limitrofi dell’Asia centrale.
