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I due fratelli Said e Cherif Kouachi (32 e 34 anni), autori della strage di due giorni fa alla redazione di Charlie Hebdo, sono stati uccisi in seguito a un blitz delle teste di cuoio nel capannone di una tipografia di una zona industriale ad una quarantina di chilometri dal centro di Parigi, a soli 7 chilometri dall’entrata dell’aeroporto Charles de Gaulle.
E’ stato invece liberato indenne il 27enne proprietario della tipografia Michel Catalano; in mattinata un testimone, uno studente di giornalismo che abita nella zona, ha riferito di aver udito che i due urlavano di volersi suicidare come martiri, e che si è sentita una forte esplosione.
La zona è ancora sigillata dalle teste di cuoio. Due piste dell’aeroporto sono state chiuse per motivi di sicurezza.
Le autorità hanno chiesto alla stampa di non riprendere gli agenti di sicurezza. Si parla di trattative in corso.
Intanto è stato appurato che il 52enne di origine africana che, armato di fucile Kalashnikov e con addosso un giubbotto antiproiettile, ha sparato ieri a due agenti della polizia municipale di Montrouge uccidendone uno, una poliziotta, è legato a doppio filo con i fratelli Kouachi in quanto della stessa organizzazione ed anche uniti da un rapporto di amicizia personale.
Cherif Kouachi, uno dei fratelli sequestratori, raggiunto al cellulare questa mattina da BFM TV, ha affermato di essere in missione per “al Qaida dello Yemen”.
