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Con la morte di un quindicenne a seguito delle ferite riportate sale a quattro il bilancio delle vittime del quinto venerdì della “Grande marcia del ritorno”, indetta da Hamas per ricordare i territori espropriati ai palestinesi per permettere la nascita dello Stato di Israele, ovvero per il “diritto al ritorno” dei rifugiati palestinesi e denunciare il blocco alla Striscia delle autorità israeliane.
Come è successo nel venerdì precedente i feriti sono stati oltre 400, ricoverati in ospedale per ferite di arma da fuoco o intossicate dai gas lacrimogeni.
Sale così a 46 il numero dei morti dall’inizio poco più di un mese fa delle proteste, tuttavia, ha spiegato il portavoce di Haas Fawzi Barhoum, ”Il nostro popolo continuerà ad andare avanti fin quando non saranno raggiunti gli obiettivi. L’escalation del nemico non farà altro che dargli forza”.
