Gb. Fallisce la Cambridge Analytica

di Elisabetta Corsi

Dopo lo scandalo Facebook la società britannica Cambridge Analytica chiude i battenti per fallimento e bancarotta, inoltre è stata accusata da più parti di svolgere investigazioni assolutamente illegali. La società aveva acquisito milioni di informazioni personali tramite l’app “this is your digital life”, scaricata da utenti ignari di trasmettere i loro dati alla società. Un’operazione che ha coinvolto ben 214.134 profili anche in Italia i cui scopi erano quelli di influenzare l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca ma anche la Brexit. Il suo ruolo sarebbe stato predominante durante la campagna elettorale, con annunci politici personalizzati. Tra le altre cose sarebbe anche infiltrata nelle presunte ingerenze del Cremlino proprio per favorire la vittoria di Trump.
Se l’azienda è stata accusata di far cattivo uso delle informazioni private che reperiva e quindi di appropriazione indebita, allo stesso tempo aveva fatto luce sulla poca privacy di Facebook o meglio sulla facilità di accedere ai dati delle persone iscritte al social network mettendo nei guai anche Mark Zuckemberg davanti ai media. A seguito dello scandalo la società ha perso clienti importanti e si ritrova spese legali astronomiche che non può più affrontare, ma ha sempre affermato non solo di lavorare legalmente e con metodi ampiamente accettati ma anche di essere solamente una componente delle pubblicità online, sia in campo politico che commerciale.
Un alto esponente di Cambridge Analytica continuerà il suo lavoro come “uomo dei social” per Donald Trump e preparerà la sua prossima campagna elettorale, per fargli ottenere un nuovo mandato nel 2020. Un tentativo di salvataggio è stata la creazione di un nuovo nome e in pratica una nuova società a nome Emerdata, ma per ora non si sa ancora se la cosa andrà in porto o sarà destinata al fallimento cancora prima di nascere.