Gb. L’accordo di libero scambio con l’Australia entrerà in vigore nel 2022

di Alberto Galvi

Il premier britannico Boris Johnson e il suo omologo australiano Scott Morrison hanno annunciato a grandi linee un accordo di libero scambio tra Regno Unito e Australia, che andrà ad eliminare le tariffe su una vasta gamma di merci come vini, costumi da bagno e dolciumi.
Il Regno Unito dopo la sua uscita dall’Ue sta cercando di aderire al CPTPP (Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership), che gli consentirebbe una crescita del commercio in tutta la regione dell’Asia-Pacifico.
Londra ha fino ad ora stipulato gli accordi di libero scambio con sette degli 11 membri del CPTPP: Australia, Cile, Giappone, Messico, Canada, Singapore e Vietnam. Mancano ancora all’appello Brunei, Malesia, Nuova Zelanda e Perù.
L’accordo con l’Australia è il primo accordo commerciale che il Regno Unito ha negoziato ex novo da quando ha lasciato l’Ue, ed i precedenti accordi con paesi tra cui Giappone e Canada erano basati su intese già stipulate in precedenza.
Il Regno Unito è il quinto partner commerciale dell’Australia, anche se i produttori di carne britannici hanno espresso la preoccupazione di non essere in grado di competere con le importazioni australiane a basso costo, mentre saranno gli australiani ad ottenere un impulso significativo grazie a un maggiore accesso al mercato britannico. L’accordo entrerà in vigore nel 2022, e nei prossimi mesi i dettagli dell’accordo di principio diventeranno più chiari. 
Per il premier britannico Boris Johnson sarà difficile spiegare ai suoi connazionali i vantaggi a cui hanno appena rinunciato con la Brexit. I consumatori australiani beneficeranno di prodotti britannici più economici, con tutte le tariffe eliminate entro cinque anni. Gli accordi già in vigore tra l’Australia e l’Ue continuano ad applicarsi al Regno Unito anche dopo la Brexit.