Germania. Via i militari dal Mali

di Alberto Galvi

La Germania sta lavorando per ritirare i suoi soldati dal Mali.Il governo tedesco ne ha schierati circa mille, ma punta a chiudere la missione entro maggio 2024. La missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite è finita oggi, ed il futuro della missione sarà votato prossimamente dai 15 membri del Consiglio di sicurezza.
La decisione di Berlino è stata approvata dalla coalizione di governo. Le truppe erano per lo più di stanza vicino alla città settentrionale di Gao, dove il loro compito principale è stato quello di raccogliere ricognizioni per la missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite MINUSMA (Missione di stabilizzazione integrata multidimensionale delle Nazioni Unite in Mali), istituita nel 2003 per sostenere le truppe straniere e locali che combattono i gruppi armati.
Lo stato del Sahel sta cercado di contrastare le insurrezioni jihadiste e separatiste scoppiate nel nord del paese (Azawad) nel 2012. Negli ultimi mesi ci sono stati ripetuti attriti tra il governo militare maliano e la missione MINUSMA, che conta circa 12mila militari. I tre maggiori contributori sono Ciad, Bangladesh ed Egitto.
Dall’inizio della missione più di 300 soldati della MINUSMA sono stati uccisi durante le operazioni di mantenimento della pace, il maggior numero di vittime per un impegno del genere. Le tensioni che si sono create negli ultimi mesi tra i militari maliani e la missione sono dovute soprattutto all’intervento del gruppo russo Wagner, che si trova nell’area su richiesta del governo maliano, alleato di Vladimir Putin.
Le relazioni dell’Europa con il Mali si sono deteriorate dopo un colpo di Stato militare nel 2020 e da quando il governo ha invitato i combattenti del Wagner a sostenere la lotta contro i ribelli. La Francia ha ritirato le proprie truppe nel 2022, dopo quasi un decennio in Mali.