Giordania. Ucciso a freddo lo scrittore Hattar: stava per essere processato per blasfemia

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hattar nahedIl 56enne scrittore e giornalista giordano Nahed Hattar è stato ucciso oggi con tre colpi di pistola alla testa davanti al tribunale in cui stava per essere giudicato per aver postato su Facebook una vignetta ritenuta oltraggiosa per l’Islam.
Ad ucciderlo un imam di un sobborgo povero della capitale, Riad Abdullah, subito arrestato, il quale ha riferito agli agenti di essere rimasto sconvolto per la satira che a suo giudizio offendeva Allah.
Hattar era di religione cristiana per quanto non praticante, progressista e sostenitore del presidente siriano Bashar al-Assad: era stato arrestato il 13 agosto con l’accusa di “incitamento alla discordia confessionale e insulto all’Islam”, nonostante la Giordania si professasse uno Stato laico. La sua difesa contava sul fatto che non era intenzione di Hattar offendere la religione, ma di denigrare il “Califfo” Abu Bakr al-Baghdadi.
La vignetta, intitolata “In Paradiso…”, mostra un jihadista a letto con due vergini, ed alla richiesta di Allah se avesse bisogno di qualcosa, il jihadista risponde “Sì, Signore, mi porti un altro bicchiere di vino e chieda a Jibril (l’arcangelo Gabriele) di portarmi noccioline. Dopo mi mandi un servitore eterno per pulire il pavimento e sparecchiare. E non dimentichi di mettere una porta davanti alla tenda, così la prossima volta bussa prima di entrare, Sua Beatitudine”.

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