di Notizie Geopolitiche –
Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano londinese Financial Times, il secondo più grande istituto bancario statale russo, Vtb, ha annunciato che lascerà Londra entro la fine dell’anno per trasferirsi in un’altra città di un paese membro dell’Unione Europea.
Herbert Moos, vice presidente e responsabile finanziario della banca ha infatti anticipato che le principali mete prese in considerazione per stabilire il nuovo quartier generale sono Parigi, Francoforte e Vienna.
In seguito al referendum del 23 giugno scorso, che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, la cosiddetta Brexit, molte aziende hanno bloccato gli investimenti nel paese e diverse grandi banche straniere, tra le quali i colossi statunitensi JP Morgan, Morgan Stanley e la tedesca Deutsche Bank, hanno annunciato di aver preparato piani di delocalizzazione e di riduzione del loro volume di affari nel Regno Unito.
Vtb, che conta quasi 100.000 dipendenti in tutto il mondo, dei quali diverse migliaia a Londra, è ora il primo grande istituto a rendere operativi i propri piani di fuga in quanto, ha spiegato Moos “benché avessimo in programma numerosi progetti in Gran Bretagna, siamo stati costretti ad abbandonarli” in quanto, aggiunge, “la Bce non accetterebbe mai di riconoscerci un ruolo strategico se la nostra sede centrale europea fosse al di fuori dell’Ue”.
La decisione di abbandonare l’Unione Europea ha infatti portato un clima di incertezza che ha interessato l’intera economia britannica, con il conseguente declassamento del debito pubblico da parte di tutte le principali agenzie di rating, la frenata della produzione industriale, che ad agosto ha fatto segnare un -0.4% ed il crollo della sterlina che, in poco più di tre mesi, si è deprezzata del 14.7% sull’euro e del 16.4% sul dollaro.
