Grecia. Nuovo accordo del governo con la Troika. E sono ancora lacrime e sangue

Notizie Geopolitiche –

Rispunta come un film carsico la questione della crisi economica della Grecia, dove da mesi sono in corso trattative tra il governo e la “Troika” (nome oggi abolito per indicare Fmi, Bce e Ue) per individuare gli spazi per nuovi prestiti e la rimodulazione del debito.
L’accordo individuato con i creditori prevede un’assistenza finanziaria da 86 miliardi di euro in oltre tre anni, dal 2015 al 2018, impegno che se rispettato potrà sbloccare nuove tranches di prestiti e di abbattimento del debito; il prossimo presto previsto è di 7 miliardi, a luglio.
Siamo tuttavia ancora una volta alle lacrime e sangue, privatizzazioni, taglio delle pensioni e abbassamento della soglia di esenzione dai redditi tra i 5.700 e i 6.000 euro dagli attuali 8.636.
In compenso il governo è riuscito a portare a casa esenzioni nel campo sanitario, sussidi a redditi inferiori a mille euro e 250 milioni per l’educazione.
Il ministro greco dell’Economia Euclid Tsakalotos ha affermato “Fumata bianca”, “Abbiamo aperto la strada per i negoziati sull’alleggerimento del debito”, ma ad Atene sono riprese le manifestazioni contro il governo di Alexis Tsipras per l’aumento delle tasse e il taglio delle pensioni.
L’accordo sarà approvato il 22 maggio in occasione della riunione dell’Eurogruppo.