Guinea-Bissau. I soldati della Guardia Nazionale hanno liberato il ministro delle Finanze Seidi

di Alberto Galvi

La scorsa notte in Guinea-Bissau i soldati della Guardia Nazionale hanno liberato il ministro delle Finanze Souleiman Seidi e il segretario al Tesoro Antonio Monteiro. I due uomini erano stati presi in custodia dopo essere stati interrogati per diverse ore sul ritiro di 10 milioni di dollari dai fondi statali. Il ministro del principale partito di opposizione era detenuto per sospetto uso improprio di fondi pubblici.
I primi spari sono stati uditi intorno a due chilometri dal palazzo presidenziale. Un presunto scontro a fuoco si è sentito dopo la mezzanotte anche nel quartiere di Antula, alla periferia della capitale. Mentre i residenti si recavano al lavoro e a scuola, veicoli militari erano in strada. Si sentivano ancora gli spari, ma meno frequenti che durante la notte.
Seidi è un membro del partito PAIGC (Partito Africano per l’Indipendenza della Guinea e di Capo Verde), ex partito al potere che guida la coalizione che ha ottenuto la maggioranza nelle elezioni legislative di giugno.
Gli spari sono avvenuti tra soldati della Guardia Nazionale e forze speciali. Il capo dell’unità delle forze di sicurezza, colonnello Victor Tchongo, coinvolta negli scontri notturni è stato arrestato. Nel frattempo il
presidente Umaro Sissoco Embaló è a Dubai per partecipare alla Conferenza COP28 delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.