Hong Kong. Ancora manifestazioni anti-cinesi

Notizie Geopolitiche –

Nuova giornata di proteste ad Hong Kong, dove la tensione sta salendo dopo che le autorità hanno trovato alcuni manifestanti in possesso di bombe di carta ed oggetti atti ad offendere. In decine di migliaia hanno percorso le strade del centro con ombrelli colorati (servono per proteggersi dal lancio dei lacrimogeni, ma ormai sono il simbolo ella protesta), passando vicino alle barriere costruite dalla polizia.
La manifestazione al momento appare meno nutrita delle precedenti, a metà giugno si era arrivati a 2 milioni di persone in strada lo stesso giorno, ma va detto che il motivo che ha scaturito la nuova ondata di manifestazioni anticresi, cioè la proposta di legge sull’estradizione, è venuto meno in quanto la governatrice Carrie Lam ne ha annunciato il ritiro.
Chi protesta chiede oggi le dimissioni di Carrie Lam, alias anglofono di Cheng Yuet-ngor, considerata la longa manus delle autorità centrali anche perché nel 2017 il Comitato permanente del Congresso del Popolo nazionale (Npc) ha introdotto un sistema elettorale che prevede per l’elezione del capo del governo locale la scelta fra due o tre candidati ricavati da una rosa di nomi approvati da Pechino, ovvero “patriottici”.
Carrie Lam, la cui figura si va indebolendo rispetto a Pechino, continua a proporre il dialogo, anche perché “sussistono problemi fondamentali, profondi nella società, che dobbiamo identificare ed affrontare”, ma è un dato di fatto che quel “un paese, due sistemi” non sta funzionando, poiché si tratta di due visioni politiche contrapposte in un’unica casa.
E più che per la governatrice, la rabbia degli abitanti di Hong Kong è verso la Cina dalla quale, nessuno osa dirlo, la città vorrebbe staccarsi.
Divenuta colonia britannica dopo la Prima Guerra dell’Oppio (1839-1842), Hong Kong si espanse nel 1898 fino a comprendere il perimetro della penisola di Kowloon. In base ai trattati sarebbe rimasta britannica per 99 anni, com’è stato.
Amministrata come provincia speciale, è sede di uno dei principali centri finanziari internazionali. Conta 7 mln e mezzo di abitanti.