I nuovi volti delle presidenziali USA 2016

di Giuseppe Ianniello

Obama serio aereoRepublicans take control. I repubblicani prendono il controllo sulle decisioni della presidenza Obama. Al presidente “Anatra zoppa”, come ormai rinominato dalla stampa, non resta che il diritto di veto al Senato e alla Camera dei rappresentanti. I suoi poteri dunque, sono molto limitati, l’anatra oltre ad essere zoppa ha anche le ali legate. L’Obama, uomo più influente del mondo, ormai è una figura andata, “ripudiata” come titola il Washington Post. Wladimir Putin, scavalca, per il secondo anno di fila, il presidente USA nella classifica degli uomini più potenti del mondo stilata dalla rivista statunitense Forbes. Il 54esimo posto, invece, viene assegnato ad una new entry, che sicuramente farà discutere: il califfo del sanguinario stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi.
Dunque, mentre Obama si occuperà a pieno, per i prossimi due anni, di amministrare la politica estera del paese, i repubblicani si daranno da fare in materia di economia e ambiente. In primis, non consentiranno l’accordo sul nucleare con l’Iran dopodichè aiuteranno il presidente a concludere due importanti trattati sulla liberalizzazione commerciale con l’Europa e con l’Asia.
Le scottanti elezioni di metà-mandato, vinte dai Republicani, hanno portato alla luce nuovi attori nella politica americana, attori che sicuramente si daranno battaglia in vista delle presidenziali, ormai tutte da giocare, del 2016.
Secondo il quotidiano francese Le Monde, tra le file dei republicani ci sarebbero volti che presto, faranno parlare di sé e perchè no, potrebbero diventare la nuova faccia dell’America:

Scott Walker, 57enne governatore repubblicano del Wisconsin.
Rick Scott, 62enne governatore repubblicano della Florida.
Sam Brownback, governatore repubblicano del Kansas.
Tom Cotton, 37enne senatore repubblicano dell’Arkansas. Ha prestato servizio, da soldato, in Iraq e Afghanistan.
Chris Christie, governatore del New Jersey.
Ted Cruz, senatore del Texas.
Marco Rubio, senatore della Florida.
Cory Gardner, 40enne, senatore repubblicano del Colorado.
Joni Ernst 44enne, senatrice repubblicana de l’Iowa.

Molti dei quali già presenti tra i possibili papabili per la classifica di ballotpedia.org. Tra le file dei democratici, invece, nelle prime posizioni, non scompare il nome di Hilary Clinton. La pubblicazione della sua ultima opera “Hard Choices” nel giugno scorso, per qualcuno, è stato il chiaro messaggio della sua candidatura alle prossime elezioni presidenziali. Per il momento ha dalla sua tutti i sondaggi. Dall’altra parte, invece, si fa sempre più forte l’idea che a vincere le primarie repubblicane sarebbe Marco Rubio, senatore da gennaio 2011 della Florida. Figlio di immigrati cubani, fu dal 2006 al 2008 già presidente della Camera dei rappresentanti della Florida. Ha dalla sua parte, invece, la voce di 10 milioni di elettori ispanici.
Per alcuni la partita sarebbe addirittura chiusa. Dopo 24 anni rispunteranno a duellare per la Casa Bianca i nomi Bush e Clinton. Il 1992 era la volta di George W. Bush e Bill Clinton, tra due anni sarebbero, secondo parte del popolo americano, la corrispettiva moglie Hilary e Jeb Bush, fratello 61enne di George. Già governatore della Florida tra il 1999 e 2007, si definisce politicamente come centrista. Questa sua posizione è fondamentale poiché in caso d’investitura potrebbe ottenere i voti degli indipendenti. Una cosa per il momento è certa, il presidente Barack Obama non è più al cuore dei giochi.