Il campo profughi di siriani di Idrib. Testimonianza

di Maryam Hanifi –

kurdistan idrib campo profughiDall’inizio del conflitto siriano un numero enorme di profughi ha cercato rifugio nei paesi vicini. I rifugiati arrivati nel Kurdistan iracheno sono stati sistemati nei campi di Idrib e in tre altri campi. Idrib si trova nel sud-est della provincia di Sulaimaniya, situata nella parte settentrionale dell’Iraq, dove le Nazioni Unite (Unhcr) hanno sistemato un accampamento di tende nei pressi della città, nelle campagne agricole, dove ci sono pochi edifici deputati all’amministrazione dei campo coltivabili.
Le tende sono dislocate senza una precisa organizzazione e il campo ne conta 400 e può accogliere 5mila profughi curdi siriani.
Come spesso accade per questo genere di strutture spesso manca l’acqua corrente, l’energia elettrica non è fornita in modo continuo, vi è carenza di acqua potabile e vi è il pericolo della presenza di rettili velenosi; la situazione è resa ulteriormente dura dal calore estenuante d’estate e dal freddo rigido d’inverno.
I ragazzi, con i loro grandi desideri di cambiare il mondo, studiano nonostante le attrezzature minime, senza accesso ai sistemi comunicativi q quindi a internet: la maggior parte delle famiglie vorrebbe inviare figli a studiare a Idrib, ma questo è difficile e costoso. Gli uomini e spesso i giovani si recano a Soleimanieh per guadagnarsi da vivere facendo duri lavori.
La maggior parte dei rifugiati di questo campo ha perso uno o più dei familiari nella guerra civile siriana, negli attacchi dei gruppi estremisti legati ad al-Qaeda di al-Nusra e dell’Isil, o dell’esercito di Bashar al-Assad. Tutti hanno il desiderio di tornare un giorno nel loro paese e di vedere i propri figli crescere in una società libera.

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