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Incontrandosi in modo informale a Rio de Janeiro, dove erano per assistere alla finale di calcio Germania – Argentina, il presidente russo Vladimir Putin e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno discusso brevemente di Ucraina, convenendo che la “situazione sta peggiorando”.
Infatti, mentre a Donetsk sono in corso ancora scontri per stanare le ultime sacche di resistenza dei filo-russi e dei mercenari provenienti dalla Russia, è in corso un’offensiva delle forze ucraine a Lugansk, dove sarebbero stati impiegati fra i 50 e i 70 carrarmati.
Un colpo di artiglieria sparato dagli ucraini è caduto su una città russa situata in prossimità del confine, provocando un morto, cosa per cui a Mosca si sono minacciate “conseguenze irreversibili” e si è parlato di “provocazione letta come un atto di aggressione aggiuntivo dell’Ucraina”.
I due leader hanno quindi convenuto che “Bisogna accelerare il processo di pace” e, come ha reso poi noto il portavoce del Cremlino Valentin Peskov, “Sia Putin che Merkel hanno sottolineato la necessità che riprenda il lavoro del gruppo di contatto sull’Ucraina, possibilmente nel formato della video conferenza. È opinione comune che, affinché ciò accada, serva una cessate-il-fuoco il più’ presto possibile”.
