Il Marocco chiede di rientrare nell’Unione Africana. Sospesa la Rasd

di Belkassem Yassine

unione africanaIl Marocco è ha chiesto ufficialmente di rientrare nell’Unione Africana, dopo che ne era uscito nel 1984 a seguito del riconoscimento dell’indipendenza del Sahara Marocchino.
Re Mohammed VI ha inviato un messaggio al 27mo vertice dell’Unione africana (UA) che si è tenuto in questi giorni a Kigali, in Ruanda, a seguito del quale 28 dei 54 paesi hanno inoltrato al presidente dell’assemblea e presidente del Ciad Driss Deby Itno, una mozione volta a sospendere la Rasd (l’autoproclamata Repubblica Democratica Araba Saharawi) dalle attività dell’Ua e l’estromissione da tutti i suoi organi per permettere all’organizzazione panafricana di svolgere un ruolo costruttivo e positivo nel regolamento della vertenza regionale sul Sahara.
La mozione, presentata dal presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba e sottoscritta da Benin, Burkina Faso, Burundi, Capo Verde, Comore, Congo, Costa d’Avorio, Gibuti, Eritrea, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea – Bissau, Guinea Equatoriale, Liberia, Libia, Centrafrica, Rd. Congo, Sao Tome, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Swaziland, Togo, Zambia recita:
I 28 Capi di Stato,
1 – Rifacendosi allo spirito degli ideali autentici della Costruzione africana;
2 – Fedeli ai principi e agli obiettivi dell’Unione Africana, in particolare la realizzazione di una grande unità e solidarietà tra gli Stati africani, la difesa della loro sovranità e della loro integrità territoriale, la promozione della pace, la sicurezza e la stabilità sul continente, la promozione della cooperazione internazionale, tenendo debitamente conto della Carta delle Nazioni e la creazione delle condizioni appropriate che permettono al Continente di svolgere il ruolo che è suo nell’economia mondiale;
3 – Rammaricandosi dell’assenza del Regno del Marocco nelle istanze dell’Unione africana, e coscienti delle circostanze particolari nelle quali “la Repubblica Democratica Araba Sahrawi” è stata ammessa all’Organizzazione dell’Unità Africana;
4 – Accogliendo molto favorevolmente il tenore del messaggio storico indirizzato da Sua Maestà Re Mohammed VI, Re del Marocco, al Presidente in carica al 27mo del vertice dell’Ua per la declinazione ai Capi di Stato e governo partecipanti.
A – Salutano la decisione del Regno del Marocco, membro fondatore dell’OUA ed il cui contributo attivo alla stabilità ed allo sviluppo del Continente è largamente riconosciuto, di partecipare all’Unione Africana ed auspicano che questo ritorno sia effettivo e rapido;
B – Decidono d’agire in previsione della sospensione, immediata, “della Repubblica Democratica Araba Sahrawi” dalle attività dell’Unione africana, e da tutti i suoi organi, per permettere all’Ua di svolgere un ruolo costruttivo e contribuire positivamente agli sforzi dell’ONU per una conclusione definitiva alla vertenza regionale sul Sahara”.
Il ritorno del Marocco in seno dell’Unione Africana è l’espressione della diplomazia voluta dal re che rompe con la politica del seggio vuoto, e che conduce la battaglia nella sede opportuna. Questa politica trova oggi senso dal momento che nell’Ua vi sono le potenzialità per combattere le posizioni ostili degli avversari dell’integrità territoriale del Marocco.
Il Regno del Marocco è impegnato in una cooperazione molto intensa con la quasi totalità dei paesi africani. È uno dei principali contributori alle operazioni di mantenimento della pace sul continente.
Il ritorno del Marocco all’Ua non significa affatto il riconoscimento della Rasd, bensì è il primo passo per correggere l’errore fatto a suo tempo, ora che due terzi dei paesi membri dell’Assemblea non riconoscono più la Rasd. Proprio per assicurare la propria posizione sulla Rasd, il Marocco ha comunque tenuto, per la partecipazione all’Ua, delle riserve.
L’appello lanciato al Marocco da molti paesi africani per rientrare nell’Ua e la mozione dei 28 paesi volta a sospendere la partecipazione della Rasd rappresentano una svolta saggia e credibile dell’Ua.