INDIA. I marò a radio Rai, ‘noi non responsabili della morte dei due pescatori’

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latorre gironeDopo l’ultimatum dato dalla Corte suprema indiana all’Agenzia investigazioni antiterrorismo (Nia) del 10 febbraio per depositare i capi d’accusa dopo gli oltre 25 rinvii, il ministero dell’Interno indiano ha comunicato alla Procura generale di essere d’accordo che nel caso dell’incidente che coinvolge i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, possa valere la legge antipirateria (Sua act), ma che non venga invocata la pena di morte.
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre sono accusati di aver sparato il 15 febbraio 2012, dalla petroliera Enrica Lexie sulla quale erano di scorta uccidendo due pescatori dell’imbarcazione St. Anthony, scambiati per pirati: si trattava del conduttore Valentine Gelastine e del marinaio Ajesh Binki.
Oggi i due marò sono intervenuti dall’India, dove sono ospiti dell’ambasciata italiana, per dirsi addolorati ma non colpevoli della morte dei due pescatori: “Noi siamo militari della Marina, viviamo sul mare, e oltre tutto siamo anche padri di famiglia – ha affermato Latorre ai microfoni del Gr1 Rai – ci dispiace molto della perdita di due uomini di mare, due pescatori, ma non ci sentiamo in alcun modo responsabili di ciò”.