di Alberto Galvi –
L’India ha schierato almeno una dozzina di navi da guerra a est del Mar Rosso per garantire la sicurezza contro i pirati. L’India non ha aderito alla task force guidata dagli Stati Uniti per il Mar Rosso. Attualmente l’India ha due navi da guerra in prima linea nel Golfo di Aden e almeno 10 navi da guerra nel Mar Arabico settentrionale e occidentale, insieme ad aerei di sorveglianza. Si tratta del più grande dispiegamento dell’India in quelle acque.
Altri paesi hanno una presenza navale nella regione, tra cui Stati Uniti, Francia e Cina, ma la presenza dell’India è la più numerosa. Negli ultimi due mesi il personale della marina indiana ha indagato su più di 250 navi e piccole imbarcazioni e ne ha abbordate più di 40; la pirateria è tornata un problema dopo un’assenza di sei anni.
Almeno 17 episodi di dirottamento, tentativi di dirottamento e approcci sospetti sono stati registrati dalla Marina indiana dal 1 dicembre. Da novembre gli Houthi dello Yemen hanno attaccato le navi nel Mar Rosso, parte di una rotta che rappresenta circa il 12 per cento del traffico marittimo mondiale, in quello che affermano essere uno sforzo per sostenere i palestinesi nella guerra con Israele.
Dallo scorso mese una task force guidata dagli Stati Uniti sta proteggendo le navi nel Mar Rosso e ha lanciato attacchi su tutto lo Yemen prendendo di mira le forze Houthi, ma il conflitto si sta estendendo oltre il Mar Rosso.
Questa settimana la Marina indiana ha salvato due pescherecci iraniani e ha contribuito a mettere in sicurezza una nave dello Sri Lanka. A dicembre ha aiutato due navi mercantili colpite da attacchi aerei vicino alla zona economica esclusiva dell’India.