Cile. Stato d’emergenza per gli incendi

di Alberto Galvi

Al fine di contrastare gli incendi boschivi il governo cileno ha dichiarato lo Stato di emergenza nel centro del paese. Gli incendi hanno devastato migliaia di ettari di foresta, avvolgendo le città costiere in una fitta nebbia di fumo grigio e costringendo le persone ad abbandonare le proprie case nelle regioni centrali di Vina del Mar e Valparaiso. Gli incendi boschivi hanno finora ucciso almeno 10 persone.
I fuochi sono stati causati da un’ondata anomala di caldo estivo e dalla siccità. Gli scienziati avvertono che il riscaldamento del pianeta ha aumentato il rischio di disastri naturali come caldo intenso e incendi. Nella parte meridionale del Sudamerica si è verificato il fenomeno meteorologico El Ninho.
A sud-ovest di Santiago del Cile, nelle città di Estrella e Navidad, gli incendi hanno bruciato quasi 30 case e costretto all’evacuazione nei pressi della località surfistica di Pichilemu. Circa 7mila ettari sono già stati bruciati nella sola Valparaiso. Le autorità hanno chiuso la strada che collega Valparaiso alla capitale Santiago, poiché un’enorme nube di fumo riduceva la visibilità. La Route 68 è una strada utilizzata da migliaia di turisti per raggiungere le spiagge della costa del Pacifico.
L’ondata di caldo minaccia di travolgere Argentina, Paraguay e Brasile, mentre Cile e Colombia stanno già lottando contro l’aumento delle temperature.