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Nel quadro dette tensioni nel Golfo gli Usa hanno avviato una missione internazionale per la protezione delle navi petroliere in transito nello Stretto di Hormuz, dopo che lo scorso 20 luglio gli iraniani hanno sequestrato una nave cargo britannica carica di greggio, la Stena Impero, con a bordo 23 membri dell’equipaggio di cui nessuno inglese, iniziativa in evidente ritorsione per la Grace 1 iraniana sequestrata agli inizi di luglio da parte della Marina britannica presso lo Stretto di Gibilterra su richiesta degli Usa in quanto diretta in Siria.
All’appello di Donald Trump hanno risposto la Gran Bretagna ed Israele, il cui governo non vede l’ora di inserirsi nei contrasti con l’Iran.
Il ministro degli Esteri Israel Katz ha infatti comunicato, nel corso di una seduta a porte chiuse della commissione parlamentare per gli Affari esteri e la sicurezza, che la decisione è stata presa dopo la sua visita negli Emirati Arabi Uniti. Ha quindi spiegato l’interesse di Israele nell’arginare l’espansione delle attività iraniane e a rafforzare i legami con i Paesi arabi del Golfo.
