Iran. Khazali, degli “Amici della penna”, da 80 giorni in sciopero della fame

di Ehsan Soltani –

Nell’ottobre scorso Notizie Geopolitiche aveva dato notizia in forma esclusiva dell’arresto, a Teheran, di una settantina di appartenenti al semi-clandestino Partito Liberale Iraniano, conosciuto con il più discreto nome di “Associazione degli amici della penna”.
A guidare il gruppo Mehdi Khazali, figlio dell’ayatollah Khazali (membro dell’importante Assemblea di Esperti dell’Orientamento) e presidente del Fronte della Libertà, e Ghasem Sholeh-Saadi, già deputato e ordinario di Diritto presso l’Università di Teheran.
Diverse persone fermate sono state rilasciate a distanza di pochi giorni, ma è giunta oggi notizia che Mehdi Khazali, che da allora è in carcere in isolamento e senza il permesso di ricevere visite dai famigliari, da oltre 80 giorni è in sciopero della fame; il padre, che è uno dei massimi sostenitori dell’Ayatollah Khamanei, ha cercato di ottenere invano le scuse del figlio per il gesto politico ritenuto sovversivo, ma al rifiuto, ha detto che per lui “potrebbe anche morire di fame”.
Fra le istanze del leader del partito Liberale, la richiesta di un processo regolare in un’aula di tribunale aperta al pubblico.
Il sospetto, più che motivato, è che Khazali sia tutt’ora in carcere in vista delle elezioni presidenziali del 14 giugno, alle quali non potrebbe così prendere parte.