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Il dipartimento di stato Usa ha comunicato l’estensione delle trattative del “5+1” con l’Iran sul programma nucleare della Repubblica islamica. Lo scopo è quello di “dare più tempo ai negoziati per raggiungere una soluzione di lungo termine”. La scadenza ultima era prevista per la mezzanotte di oggi, ma gli analisti ritengono che più probabilmente si arriverà al 9 luglio, in quanto restano da risolvere pochi ma fondamentali nodi dopo l’accordo quadro raggiunto in aprile, come la sospensione delle sanzioni, che Teheran vorrebbe immediata, mentre Washington spinge per la soluzione graduale. Al momento è stato stabilito che l’intesa si snoderà su tre fasi: la firma delle nazioni del “5+1” e dell’Iran; l’approvazione contemporanea dei parlamenti di Washington e di Teheran; una risoluzione Onu per porre fine alle sanzioni.
La data del 9 luglio è improcrastinabile, in quanto il presidente Usa Barak Obama e il segretario di stato John Kerry dovranno presentare al Congresso il lavoro fatto per essere esaminato ed approvato nei 30 giorni disponibili o i 60 nel caso i colloqui di Vienna si debbano allungare.
Nelle intenzioni dei negoziatori vi è quella di terminare ben prima tale data, in modo da lasciare un certo margine alla valutazione delle reazioni della comunità internazionale.
