IRAN. Rohani, ‘accordo sul nucleare avrà influenza su crisi di Yemen e Siria’

Notizie Geopolitiche –

rohani-hassanIn occasione del secondo anniversario del suo mandato, il presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Hassan Rohani, ha affermato rivolgendosi alla nazione che l’accordo raggiunto sul nucleare con il “5+1” lo scorso 14 luglio avrà riflessi positivi anche sulla crisi yemenita e su quella siriana, ovvero che “La soluzione finale in Yemen è politica, in Siria la soluzione finale è politica e l’accordo creerà una nuova atmosfera. Il clima sarà più facile”.
In merito alle trattative sul nucleare Rohani ha spiegato di non essersi “mai abbattuto” e di non aver “mai dubitato del nostro successo”, sottolineando che “l’interazione” ha prevalso su scontro e resa.
In Siria l’Iran ha sostenuto fin dal primo momento il presidente Bashar al-Assad fornendo “consiglieri militari”, termine diplomatico che tradotto significa militari combattenti (pasdarsan), armi e altro materiale.
Nello Yemen il golpe degli houthi, avviato lo scorso 27 gennaio, ha portato alla deposizione del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi; dietro al colpo di stato vi sarebbe l’Iran, che però ha sempre negato. Il golpe è arrivato dopo che per mesi gli houthi avevano chiesto invano alcuni riconoscimenti come l’inserimento di 20mila appartenenti alla minoranza nelle forze armate governative, l’assegnazione di 10 ministeri e l’inclusione nella regione di Azal di Hajja e dei governatorati di al-Jaw. Gli houti sostengono l’ex presidente Ali Abdallah Saleh.
La Lega Araba compie quotidianamente raid sui ribelli in un’azione che vede coinvolti Egitto, Sudan, Giordania, Marocco, Bahrain, Qatar e Emirati Arabi Uniti.
Per quanto sia un errore ascrivere le crisi al campo della religione, va osservato che l’Iran, Bashar al-Assad e gli Houthi sono di confessione sciita (al-Assad alauita, ramo dello sciismo).