IRAN. Teheran, ‘presunto sospetto complotto Usa appartiene a opposizione’

TMNews, 5 nov 11 –

Uno degli iraniani accusati dagli Stati Uniti di aver pianificato l’omicidio dell’ambasciatore saudita a Washington appartiene ai Mujaheddin del Popolo, principale movimento di lotta contro il regime di Teheran: lo ha dichiarato l’Iran in una lettera inviata al Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Una inchiesta condotta dalle forze di sicurezza su richiesta di Interpol dopo che Washington ha affermato che uno dei sospetti si trovava in Iran “ha dimostrato che la persona accusata dagli americani appartiene al gruppo terrorista dei Mujaheddin del popolo”, afferma Teheran in questa lettera a Ban, citata dall’agenzia ufficiale Irna. La lettera, che non cita esplicitamente il nome del sospetto, allude apparentemente a Gholam Shakouri, accusato dall’Fbi di appartenere alle forze speciali “Qods” dei Guardiani della rivoluzione. Secondo la giustizia americana, Shakouri sarebbe stato il contatto in Iran del principale imputato in questa vicenda, l’irano-americano Mansour Arbabsiar, accusato di aver tentato di reclutare dei trafficanti di droga per assassinare l’ambasciatore di Arabia saudita a Washington. Teheran ha smentito qualsiasi implicazione nella vicenda e accusato Washington di averla montata da arte per creare tensioni fra l’Iran e i suoi vicini arabi e accrescere la pressione sulla Repubblica islamica, già sottoposta a rigide sanzioni internazionali per il suo controverso programma nucleare. La lettera consegnata ieri a Ban Ki-moon, secondo Irna, non precisa come i servizi di intelligence iraniani abbiano identificato Shakouri e né se si trova attualmente in Iran. L’organizazzione dei Mujaheddin del popolo iraniano figura ancora sulla lista americana delle organizzazioni terroriste.