IRAQ. Il Wp, ‘Isil accumula soldi e armi’

Notizie Geopolitiche –

isilIl Washington Post riporta oggi una fonte dell’intelligence Usa la quale ritiene che i qaedisti dello Stato islamico in Iraq e nel Levante (Isil) stiano accumulando armi, combattenti e fondi nella loro offensiva in Iraq; il gruppo sarebbe ora forte di 10mila uomini di cui circa la metà di origine straniera e nel Paese può contare su alleanze di convenienza con tribù sunnite locali avverse al premier Nouri al-Maliki, di orientamento sciita.
Secondo la fonte citata dal prestigioso quotidiano, le capacità militari dell’Isil “sono migliorate sensibilmente quando il gruppo ha avuto accesso alle armi sofisticate presenti nelle basi siriane e irachene che ha invaso” e dopo la conquista di Mosul, dove i qaedisti si sono appropriati della liquidità della banca, anche se “probabilmente qualcosa come milioni, non centinaia di milioni di dollari”. Ha inoltre spiegato che l’Isil per lo più si autofinanzia attraverso i rapimenti e le estorsioni e, in parte minore, grazie a donazioni.
In realtà è risaputo che dietro ai gruppi qaedisti impegnati in Siria vi sarebbero le monarchie del Golfo, ed in particolare il Qatar, paese legato a doppio filo proprio con gli Usa.