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Le milizie sciite irachene della Mobilitazione popolare e alcuni battaglioni di militari hanno attaccato la cittadina di Karma, a nord-est di Fallujah, in vista della controffensiva volta innanzitutto a riprendere la città di Ramadi, conquistata dall’Isis pochi giorni fa. La provincia dell’al-Anbar, in cui si trovano Ramadi, Karma e Fallujah, è praticamente tutta in mano ai jihadisti. Della grave situazione che vede l’Isis avanzare se ne discuterà 2 il giugno a Parigi, in una riunione di carattere internazionale su Siria e Iraq, alla quale prenderà parte anche il segretario di stato Usa John Kerry.
Proprio negli Stati Uniti il Consiglio di sicurezza nazionale, convocato da Barak Obama, ha costatato il fallimento della propria strategia in Iraq, che prevedeva, oltre alla copertura aerea, anche la creazione di un governo che includesse la minoranza sunnita per evitare che questa si avvicinasse al Califfato e il riaddestramento dell’esercito. Per ora a Washington si sta pensando di continuare a fornire armi a chi si oppone all’Isis, ma i giornali iracheni non escludono il prossimo arrivo di militari statunitensi.
In Siria le milizie jihadiste dello Stato Islamico si sono impadronite della parte nord della città antica di Palmira. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione vicina alle opposizioni, ha riportato che “soldati del regime sono fuggiti da questa parte che rappresenta un terzo della città”.
