di Shorsh Surme –
Mentre a Gaza cadono le bombe e cresce a dismisura il numero di civili uccisi, in Israele il leader dell’opposizione Yair Lapid ha chiesto le dimissioni del quattro volte premier Benjamin Netanyah. Per Lapid il premier ha fallito sulla sicurezza e perso la fiducia popolare a seguito dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, per cui ha portato alla Knesset una richiesta di sfiducia che in caso di approvazione porterebbe a un nuovo governo.
Quattro giorni dopo l’attacco a sorpresa di Hamas, Netanyahu e l’altro leader dell’opposizione, Benny Gantz, avevano annunciato un accordo per formare un “governo di emergenza” per la durata della guerra, ma erano mancati i numeri in quanto Lapid aveva rifiutato di aderirvi.
Questa è la prima volta che Lapid chiede a Netanyahu di dimettersi, ma ha precisato che la situazione non giustifica elezioni anticipate, piuttosto che i partiti dovrebbero optare per una ricostruzione nazionale con un altro primo ministro del partito Likud, cioè quello di Netanyahu.
In una dichiarazione pubblicata su Telegram, il Likud ha immediatamente respinto la richiesta e affermato che una proposta del genere in “tempo di guerra” è “vergognosa.