Israele. Raid contro Hezbollah

di Giuseppe Gagliano

Il 23 aprile Hezbollah, gruppo libanese supportato dall’Iran, ha eseguito un attacco contro obiettivi militari israeliani a nord di Acri, rappresentando la penetrazione più significativa in territorio israeliano dalla guerra iniziata a Gaza il 7 ottobre. L’IDF, l’esercito israeliano, ha riferito di aver intercettato due bersagli aerei senza subire danni alle proprie installazioni. Hezbollah ha motivato l’attacco come risposta a un precedente bombardamento israeliano che aveva ucciso uno dei suoi militanti. In risposta raid aerei di Israele nel sud del Libano hanno eliminato due membri di Hezbollah, tra cui l’esponente Hussein Azkoul. Un altro attacco israeliano ha colpito un membro delle elite Forze Radwan di Hezbollah, dettaglio non confermato dal gruppo.
Questa recente offensiva contro Israele può essere interpretata come un possibile allargamento del conflitto nella regione mediorientale. In altri termini questa azione di rappresaglia potrebbe essere letta come una escalation che potrebbe in linea teorica innescare risposte più aggressive da parte di Israele e viceversa.