KOSOVO. Denuncia shock di torture dai serbi arrestati a Natale

TMNews, 10 gen 13 –

Nuove tensioni si preannunciano tra Serbia e Kosovo dopo la denuncia shock di torture subite durante la detenzione da parte dei dieci serbo-kosovari arrestati nei giorni scorsi dalla polizia di Pristina. “Mi hanno picchiato mentre ero in bagno, dicendo che lo stavano facendo perchè così non sarei stato mai in grado di mettere al mondo dei figli. Erano in due, mi hanno ammanettato, messo la testa nel wc e hanno tirato lo scarico” ha raccontato alla stampa Darko Vlasaj. Dopo un primo ricovero presso strutture locali, l’uomo è stato trasferito in un ospedale di Belgrado per “gravi problemi urologici e all’addome” come riferito da uno dei medici che lo ha avuto in cura. L’intervento degli agenti kosovari era scattato a margine delle celebrazioni del Natale ortodosso nel monastero di Gracanica, enclave serba presso Pristina, con l’accusa a carico dei dieci di aver esposto simboli statali e militari serbi. Il fermo è durato 48 ore, trasformatesi in “qualcosa di orribile” detta dei detenuti. La missione dell’Ue in Kosovo, Eulex, ha confermato di aver ricevuto la denuncia.
“La polizia (kosovara) era disposta su due file con noi al centro, ci hanno legati ed ognuno di loro ci ha picchiati. In tre mi hanno legato una cintura intorno al collo, cercando di strangolarmi. Uno mi ha chiesto da dove venissi e quando ho risposto mi hanno chiesto se fosse nella Repubblica del Kosovo, io non ho replicato ed hanno continuato a picchiarmi nonostante fossi legato” ha indicato Miloje Milojevic, un altro dei serbi arrestati, accusando esplicitamente gli uomini del Rosu, unità speciale della polizia kosovara. Sempre secondo la ricostruzione dell’uomo le violenze si sarebbero protratte nel centro di detenzione a Pristina e anche durante l’interrogatorio in Tribunale, così come durante il trasporto dei dieci serbi. “Ad un certo punto un poliziotto ha tirato il freno a mano, mi ha fatto scendere puntandomi una pistola alla testa e chiedendomi di affermare che io vivo nella Repubblica del Kosovo”, ha proseguito la denuncia dell’uomo. In una dichiarazione scritta ai media serbi Blerim Krasniqi, portavoce della missione Eulex, ha confermato che è stata sporta denuncia e informato che funzionari Ue hanno incontrato i dieci serbi arrestati e “spiegato loro la procedura di denuncia presso l’Ispettorato della polizia kosovara”. Il Kosovo, a netta maggioranza albanese, ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia nel 2008 e resta alta la tensione etnica con la minoranza serba rimasta fedele a Belgrado.