La Nato stringe le maglie ma abbandona l’Ucraina

di Andrea Cantelmo

L’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico rafforzerà il suo fianco orientale e ha tenuto un vertice di emergenza in risposta all’attacco della Russia all’Ucraina.
Definendo le mosse della Russia “un brutale atto di guerra”, il segretario generale Jens Stoltenberg ha affermato in una conferenza stampa che l’alleanza prevede di inviare più truppe a est “nei prossimi giorni e settimane”, tuttavia non ci sarà nessun intervento armato in Ucraina.
“La Russia ha invaso l’Ucraina”, ha chiarito Stoltenberg ai giornalisti dal quartier generale della NATO a Bruxelles. “La pace nel nostro continente è stata infranta. Sarà una nuova Europa dopo l’invasione comandata da Putin”.
Gli fa eco il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, puntualizzando che le “forze militari statunitensi e dell’Alleanza atlantica non sono e non saranno impegnate nel conflitto con la Russia in Ucraina. I nostri soldati non andranno in Europa per combattere in Ucraina, ma per difendere gli alleati della NATO”,
A seguito di queste dichiarazioni è stata convocata una riunione straordinaria dei membri della Nato, in cui la Polonia e l’Estonia hanno espresso gravi preoccupazioni anche per la loro sicurezza interna.
La situazione dell’Ucraina nei confronti della Nato è particolare poiché non è un membro dell’Alleanza atlantica, ma a seguito dell’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, ha stabilito forti legami di partnership che prevedevano aiuti economici destinati a migliorare la difesa del paese da attacchi stranieri. Già nel 2015 l’Alleanza atlantica aveva provveduto all’invio di oltre 7 milioni di euro per migliorare la strumentazione militare in dotazione all’esercito.
Stoltenberg e Biden hanno chiarito che la Nato entrerà in azione solo se uno degli Stati dell’Alleanza verrà aggredito dalla Russia, come previsto dall’Articolo 5, invocato una sola volta a seguito degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 subiti dagli Stati Uniti. “Gli Usa difenderanno ogni centimetro dei territori della Nato con tutta la potenza che hanno a disposizione. Oggi, la Nato è più determinata e unita che mai”. Queste le parole del presidente degli Stati Uniti che sembrano delineare una linea di demarcazione che Putin non dove oltrepassare. A conferma di ciò, Biden ha dispiegato risorse militari extra nell’Europa centrale e orientale, in particolar modo in Romania e in Polonia. Inoltre, già martedì il Pentagono aveva dettagliato un nuovo round di strumentazione tattica da inviare nella regione che includeva jet da combattimento ed elicotteri d’attacco.