La Serbia rinuncia (per ora) ad aderire alla Nato: solo “Partnership” per la pace

di Francesco Cirillo –

Nato_pa_logo1Il governo della Serbia ha deciso di non aderire in modo completo alla Nato, bensì di collaborare sotto forma di partenartiato con l’Alleanza per il mantenimento della pace e della stabilità nei Balcani e in tutto il mondo.
La decisione è arrivata dopo quasi due settimane di forti tensioni dovute al referendum stabilito dai serbo-bosniaci per l’istituzionalizzazione del 9 gennaio, giorno della nascita della repubblica Srpska. Al Forum sulla sicurezza di Belgrado il vicepremier e ministro degli Esteri serbo Ivica Dacic ha dichiarato che “L’adesione alla Nato non è un tema di discussione in seno agli organi statali, ne’ la Nato si attende una nostra tale eventuale decisione, ma dall’avvio del programma di partnership per la pace, tutti i governi in Serbia hanno portato avanti una politica di sviluppo dei rapporti di partenariato con la Nato, senza alcuna intenzione di aderirvi”, aggiungendo che a causa dei recenti eventi che hanno rimesso i Balcani occidentali in un clima di forte instabilità, la Serbia rimarrà il maggior pilastro per il mantenimento della pace nella regione.
La principale sfida per Belgrado per la propria sicurezza è la questione del Kosovo. Secondo le autorità serbe la Kfor (Contingente Nato in Kosovo) ha il compito di far rispettare gli accordi di Bruxelles e difendere la popolazione serba del Kosovo e per Belgrado è di vitale importanza cooperare con tale organizzazione per migliorare i rapporti con l’Alleanza atlantica. Su questo punto il ministro della Difesa serbo Zoran Djordjevic, che si è espresso con positività sulla decisione dacic ivica grandedi Belgrado di diventare membro della Partnership per la pace, ha dichiarato che “È un rapporto funzionale dal quale possiamo trarre vantaggi, e col quale si rafforza il potenziale difensivo del nostro Paese e l’interoperabilità dei nostri eserciti. La partnership per la pace dà dei risultati, la nostra collaborazione con la Nato è buona”. La collaborazione tra la Serbia e la Nato per la partnership è di vitale importanza sia per Belgrado sia per l’Alleanza, che hanno obiettivi identici: la stabilità dei Balcani occidentali, il mantenimento dello status quo e proteggere l’integrità territoriale della Bosnia-Herzegovina. La Serbia, che ha il maggior esercito della regione, si è fortemente preoccupata delle azioni di Zagabria, dopo la decisione di riorganizzare e riarmare il proprio apparato militare usando il suo status di membro dell’Alleanza per ricevere strumenti militari all’avanguardia di produzione statunitense. Per ora Belgrado sembra disposta a collaborare con tutte le parti in campo per evitare una possibile instabilità e proteggere l’integrità territoriale della Bosnia dalle spinte separatiste dei serbo-bosniaci e garantire la sicurezza di tutte le minoranze serbe presenti nella regione.