La Terza guerra è iniziata. A suon di sanzioni

di C. Alessandro Mauceri –

filo-russoQualche mese fa apparve in modo chiaro ed evidente che la terza guerra mondiale era cominciata. Non una guerra combattuta con i droni (quelli servono per le invasioni i Paesi stranieri o per missioni in Paesi la cui forza militare è molto inferiore di quella dell’attaccante). La guerra tra le maggiori potenze del mondo è combattuta a colpi di banche e misure finanziarie.
Non si sa chi abbia cominciato, se gli USA imponendo le proprie decisioni all’Ucraina o Putin imponendo il rispetto degli accordi per la gestione del suo territorio. Di certo, da allora, attacchi senza scrupoli si succedono su entrambi i fronti con cadenza quasi giornaliera..
Putin ha sottoscritto l’accordo per la creazione della nuova banca per i Brics (i nuovi Paesi emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).
Dall’altra parte Bruxelles ha risposto all’invito degli USA e degli organismi internazionali che agli USA fanno riferimento e ha imposto un pacchetto di pesanti misure restrittive contro Mosca. Non prima, ovviamente, di aver allungato la “lista nera” dei soggetti cui saranno vietati i visti e congelati beni e proprietà (tra cui alcuni fedelissimi di Putin, come Yuri Valentinovitch Kovaltchouck, presidente e principale azionista della Banca Rossya, che aveva aperto decine di filiali in Crimea e finanziato National Media Group, o come Arkady Romanovich Rotenberg). L’obiettivo è evidente: bloccare l’accesso delle banche russe ai capitali europei e vietare l’import ed export di tecnologie strategiche per lo sviluppo del settore petrolifero. Un “colpo” da circa 100 miliardi di Euro di perdite per la Russia solo nel 2015.
Ha risposto il premier russo Dmitri Medvedev che ha detto che il governo adotterà “tutte le misure possibili per evitare la crescita dei prezzi” in Russia. Per farlo ha “congelato” le importazioni di carne di manzo e maiale, pollo, pesce e frutti di mare, latte e latticini, frutta e verdura provenienti da Ue, Usa, Norvegia, Australia e Canada. Con conseguenze gravi anche per l’export italiano che nel 2013 ha esportato merci in Russia per 10,4 miliardi di Euro di valore.
Anche le importazioni del Kentucky Gentleman Bourbon, un whisky prodotto negli Usa, potrebbero essere bloccate: secondo Mosca conterrebbe “sostanze pericolose”, e in particolare degli ftalati, “che possono danneggiare il sistema nervoso periferico e il sistema endocrino, e anche causare tumori e problemi di fertilità”. Lo sostiene Rosselkhoznadzor, l’ente russo che si occupa dei controlli in agricoltura….
Non prima, però, di aver sottoscritto con l’Iran un protocollo d’intesa che prevede la vendita alla Russia del 2% della produzione annuale di petrolio iraniana in cambio di merce di vario genere.
Lo stesso giorno la Coca-Cola ha deciso di sospendere la propria pubblicità su alcune emittenti russe vicine al Cremlino e a Bank Rossiia, casualmente uno degli istituti di credito colpito dalle sanzioni occidentali. Tre delle emittenti infatti apparterrebbero ad una holding il cui azionista principale è Yuri Valentinovitch Kovaltchouck, “il banchiere di Putin”.
La risposta della Russia a questo punto è stata minacciare severe restrizioni all’uso delle rotte aeree trans-siberiane per le compagnie UE o vietare agli aerei di operatori europei il sorvolo. Un’azione al vaglio dei ministeri degli Esteri e dei Trasporti di Mosca che, se attuata, provocherebbe danni a Lufthansa, British Airways e Air France per miliardi di Euro in pochi mesi.
La Dobroliot Airlines, controllata low cost della compagnia aerea russa Aeroflot, intanto, ha sospeso i voli a causa delle perdite economiche conseguenza delle sanzioni contro Mosca decise dall’Unione europea.
La Russia ha rinnovato l’asilo politico a Snowden. Immediata la reazione degli USA: il New York Times ha accusato hacker russi di essere entrati in 420.000 siti web, grandi e piccoli, e rubato circa 1,2 miliardi di username e password e oltre 500 milioni di indirizzi e-mail creando enormi danni a singoli individui e aziende.
Dopo aver visto le conseguenze della Seconda Guerra mondiale, Albert Einstein disse: «Non so con quali armi verrà combattuta la Terza guerra mondiale ma la Quarta verrà combattuta con clave e pietre».
Oggi sappiamo qual è la risposta: la Terza guerra mondiale è combattuta con le valute e con le risorse economiche.