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Fra le tante emergenze in corso nel paese vi è quella che riguarda la situazione umanitaria della popolazione yazida, certamente la più urgente: si tratta di una minoranza etnico-religiosa di circa 300mila persone la cui fede, considerata dai qaedisti blasfema, è probabilmente risalente ad una popolazione curda pre-islamica, che mette oggi insieme elementi propri di mitraismo, mazdeismo, manicheismo, islam e giudaismo.
Intervistato dalla Cnn, un alto esponente dell’Isil ha confermato che almeno un centinaio di donne e bambini yazidi sono stati rapiti presso Sinjar e portati a Mosul per essere educati all’islam, mentre gli uomini sono stati uccisi.
Gli Usa hanno inviato 130 esperti militari per aiutare i 30mila civili yazidi intrappolati senza cibo e acqua sulle montagne intorno a Sinjar, mentre i rifornimenti arrivano dagli elicotteri.
In attesta del prossimo Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ue, indetto per domani, la Gran Bretagna ha già iniziato a fornire armi ai peshmerga curdi, ed anche dal Quai d’Orsay si è appreso che, su ordine del presidente Francois Hollande e in accordo con Baghdad. “nelle prossime ore” verranno inviate armi alle forze del Kurdistan iracheno impegnate a combattere contro gli jihadisti dello Stato Islamico.
