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Il Parlamento della Libia, eletto in giungo e al momento rifugiato a Tobruk in quanto nella capitale sono in corso scontri fra le milizie della tribù di Zintan e quelle della tribù di Misurata, queste ultime alleate di Ansar al-Sharia, ha approvato a maggioranza una legge contro il terrorismo e quindi contro le milizie islamiche.
Va detto che in questo momento la Libia ha due Parlamenti che si disconoscono a vicenda, e che in particolare a Bengasi e a Tripoli, che sono le città principali, sono in corso aspri combattimenti che vedono da una parte gli islamisti di Ansar al-Sharia, delle Brigate 17 febbraio e delle milizie della tribù di Misurata, e dall’altra l’esercito e le milizie anti-islamiche.
Solo pochi giorni fa l’Assemblea costituente transitoria (Congresso) si è ricostituita esautorando di fatto il governo e il Parlamento eletti solo tre mesi fa.
L’operazione degli islamisti, che si chiama “Alba della Libia”, è quindi stata definita dai deputati di Tobruk come illegittima e pertanto tutti i gruppi che la compongono, compreso il “Consiglio dei rivoluzionari di Bengasi” in lotta contro l’ex generale Khalifa Haftar, sono “obiettivi legittimi dell’esercito libico”.
