LIBIA. Scontri a Derna e a Bengasi fra le milizie filo-governative e i jihadisti

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libia derna jihadistiLe forze filo-governative di Khalifa Haftar e delle tribù fedeli al “Parlamento di Tobruk” hanno sferrato l’attacco a Derna, la città nell’est della Libia che si è proclamata parte dello Stato Islamico di al-Badghdadi, ma scontri sono ancora in corso a Bengasi, capoluogo della Cirenaica. Fonti militari hanno riferito di cinque militari rimasti uccisi a Derna e di cinque civili che combattevano a fianco dell’esercito uccisi negli scontri di Bengasi.
Haftar appoggia il Governo e il Parlamento “di Tobruk”, con premier Adullah al-Thani, frutto delle elezioni di giugno e riconosciuto dalla comunità internazionale, ma sconfessato dalla Corte costituzionale; si distingue da quello “di Tripoli”, premier Omar al-Hassi, riesumato dai jihadisti dalla precedente Assemblea transitoria, dopo la conquista della città.
Khalifa Haftar, lo ricordiamo, è considerato dai suoi detrattori come un’espressione della Cia in quanto è stato liberato dagli americani nel 1987 in Ciad, dov’era stato fatto prigioniero in occasione della Guerra delle Toyota, ed è rimasto negli Usa fino al 2011, quando è rientrato in Libia per comandare la piazza rivoltosa di Bengasi.
A Derna (150mila abitanti) i vari gruppi islamisti, compreso Ansar a-Sharia, si sono coalizzai sotto la sigla del “Consiglio della Shura dei Mujahedeen” e, sfilando nei giorni scorsi per le vie della città in parata con uomini, blindati e con le bandiere nere dello Stato Islamico, hanno invitato la popolazione ad unirsi alla lotta: “Siamo con voi nella guerra contro il criminale Haftar e i suoi soldati”.
Il 27 novembre Sarah Leah Whitson, direttore per il Medio Oriente e il Nord Africa di Hrw, ha denunciato che “I miliziani estremisti che controllano Derna in assenza di qualsiasi autorità statale hanno scatenato un regno del terrore contro i suoi abitanti”, con esecuzioni, fustigazioni, taglio della mano ecc.