L’Italia di Craxi ancora al centro del Mediterraneo

di Daniele Priori – 

craxi bettino19 Gennaio 2000-19 Gennaio 2016: gli uomini passano, i partiti finiscono, le prospettive, le idee, le strategie dei grandi uomini durano, si avverano e scrivono il futuro. Per questo Bettino Craxi, da sedici anni esatti martire della libertà, sepolto esule in Tunisia, non ha smesso di parlare. Nel dna di un sistema inevitabilmente imploso, consumato dal malaffare diffuso, resisteva comunque la Politica che, soprattutto in ambito internazionale, ha saputo tutelare il ruolo dell’Italia, cuore del Mediterraneo e ponte tra culture. Terra di confronto, dialogo, affari sovranazionali. Così diversa dal Paese impaurito, intollerante, razzista che vorrebbe cavalcare una pseudodestra che mai riuscirà a governare. Onorando il ricordo di Craxi è tempo, dunque, di sostenere in Italia la nuova stagione di riforme affinché siano il più possibile condivise per dare finalmente seguito alla nascita di quel Paese rinnovato, modernizzato e nuovamente competitivo, meritocratico e autenticamente libero, soprattutto di nuovo vivibile, cui tutti legittimamente aspiriamo.