L’Onu ha il suo nuovo segretario generale: è il portoghese Antonio Guterres

di Gaetano de Pinto

Guterres Antonio grandeDopo che lo scorso 6 ottobre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aveva individuato nella persona di Antonio Guterres il nuovo segretario generale dell’Onu, oggi l’Assemblea generale ha ratificato per acclamazione l’incarico all’ex premier socialista portoghese per i prossimi cinque anni, a partire dall’1 gennaio 2017.
Da più parti si attendeva l’elezione di una donna quale successore di Ban Ki-moon, ma poi gli equilibri interni hanno fatto ricadere la scelta sull’ex premier portoghese. Era dai tempi dell’austriaco Kurt Waldheim (1972-1981) che per il ruolo di segretario generale non veniva indicato un europeo.
Guterres, 67 anni, è stato Alto commissario Onu per i Rifugiati, è ingegnere ed ha iniziato la sua carriera politica nei movimenti cattolici prima di entrare nel Partito Socialista portoghese, nel quale ha vissuto la Rivoluzione dei Garofani del 1974 per poi essere eletto per la prima volta in Parlamento due anni dopo, nelle prime elezioni libere dopo la fine della dittatura salazarista.
Fu scelto come premier del Portogallo nel 1995 e nel 1999, e nel 2000, durante la presidenza di turno dell’Unione Europea, aveva voluto l’organizzazione del primo vertice Ue-Africa e l’approvazione dell’Agenda di Lisbona per la crescita e l’occupazione.
La sua individuazione nel Consiglio di sicurezza è arrivata in un momento assai difficile per via delle tensioni fra la Russia e l’occidente e per le molte crisi in corso, prima fra tutte quella siriana.
L’ambasciatore russo Vitaly Churkin aveva notato nell’occasione che “Guterres era il miglior candidato, e questa è stata considerata all’unanimità la cosa più importante”, e la rappresentante statunitense Samantha Power aveva commentato che “Abbiamo un candidato la cui esperienza, visione e capacità d’adattamento su moltissimi temi hanno finito per convincere. È notevole che non ci siano stati ne’ contenziosi ne’ controversie” (…). “Tutti i giorni ci riuniamo al Consiglio di sicurezza aspirando all’unità che abbiamo potuto osservare oggi. E con una crisi terribile come quella attualmente in corso in Siria, l’urgenza di ottenere una simile unità è evidente”.