Malawi. Continua il processo per frode elettorale per il presidente Mutharika

di Alberto Galvi

Nei giorni scorsi l’ACB (Anti-Corruption Bureau) del Malawi ha dichiarato di indagare su presunti tentativi di corruzione di giudici che affrontano un caso legato alla controversa elezione che ha consegnato al presidente Artur Peter Mutharika il suo secondo mandato.
Anche il CLA (Commonwealth Lawyers Association) ha esortato a svolgere un’indagine completa e indipendente sulle accuse di corruzione dei giudici e rileva l’importanza dell’indipendenza della magistratura per lo Stato di diritto.
Già lo scorso agosto la MSCA (Malawi’s Supreme Court of Appeal) guidata da Nyirenda ha respinto l’appello di Mutharika e della MEC (Malawi Electoral Commission) che contestava i risultati delle elezioni presidenziali da parte dei 2 leader dell’opposizione.
I risultati delle elezioni hanno visto Mutharika del DPP (Democratic Progressive Party) vincere con il 38,57% dei voti contro il 35,41% di Chakwera dell’MCP e Saulos Chilima dell’UTM con il 20,24%.
Le opposizioni dell’MCP (Malawi Congress Party) e dell’UTM (United Transformation Movement) hanno affermato che il risultato elettorale del 21 maggio scorso è stato falsato da una frode. Mutharika ha vinto per poco, battendo Lazarus Chakwera con 159 mila voti.
Il presidente Mutharika è il leader del paese dal 2014, ed è stato coinvolto nella politica del Malawi dal 2008, quando suo fratello, allora presidente, lo ha nominato capo consigliere legale. Fu arrestato nel 2013 con l’accusa di aver complottato per rovesciare il successore di suo fratello, insieme ad altri ministri del suo governo.
Per la prima volta nella storia del Malawi le varie testimonianze hanno messo in discussione la credibilità delle elezioni dello scorso maggio, a causa della messa in onda dei procedimenti giudiziari su stazioni radio private. I testimoni che sono apparsi prima delle audizioni hanno presentato prove di manomissione a una giuria di 5 giudici, tra cui schede elettorali modificate.
In questi mesi centinaia di migliaia di malawiani sono scesi in strada, compiendo sporadici episodi di violenza e saccheggi. Questi tumulti continueranno fino alla conclusione del processo e oltre nel caso in cui il verdetto non sarà gradito ai manifestanti.
In questi anni a Mutharika gli è stato attribuito il merito di migliorare le infrastrutture e ridurre l’inflazione in Malawi. Tuttavia, ha recentemente affrontato accuse di corruzione, favorendo le regioni rurali, dove il suo elettorato è più forte.
Da quando si è insediato nel suo nuovo mandato Mutharika ha dovuto affrontare già diverse sfide, tra cui la lotta alla miseria con una popolazione che per poco più della metà è povera, mentre 1/4 vive in condizioni di estrema povertà. Le altre sfide riguardano la lotta alla corruzione e l’assistenza sanitaria.
I risultati elettorali in questo paese dell’Africa sud-orientale, non sono mai stati contestati in un tribunale fin dai tempi dell’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1964. Il presidente Mutharika e il Parlamento hanno comunque già prestato giuramento, ma la disputa legale dell’opposizione continuerà fino a quando non arriverà il verdetto che probabilmente dovrebbe essere annunciato per la fine di gennaio.