Marocco. Festa del Trono: re Mohammed VI chiede il costante impegno di tutti per la sicurezza

di Belkassem Yassine

mohammed VI maroccoTEUTAN. In occasione della 17ma Festa del Trono, il re del Marocco Mohammed VI ha rivolto un appello alla vigilanza costante di fronte all’aumento delle sfide in materia di sicurezza e di possibili attacchi al Regno.
“Il mantenimento della sicurezza – ha spiegato il sovrano – è una grande responsabilità che va oltre il tempo e lo spazio. È un incarico supremo che spetta a tutti” Ha poi insistito sulla necessità di garantire il coordinamento tra i servizi di sicurezza, interni ed esterni, con le Forze armate reali in tutte le loro componenti e con i cittadini, poiché “ciascuno è responsabile quando si tratta delle cause della nazione”.
Per il re la sicurezza del Marocco è un dovere nazionale senza alcuna eccezione, non deve essere la posta in gioco di lotte bizantine o oggetto di negligenza o di lassismo nel compimento del dovere, e la sicurezza del Regno esige un impegno costruttivo nella preservazione dell’unità, della sicurezza e della stabilità della patria.
Ha quindi espresso ai vari servizi di sicurezza la sua considerazione per gli sforzi instancabili ed i sacrifici enormi impiegati nel conseguimento di ciò che rappresenta il dovere verso la nazione.
“Siamo consapevoli – ha proseguito – delle condizioni difficili nelle quali lavorano le donne e gli uomini della sicurezza a causa dell’insufficienza dei mezzi a loro disposizione. Essi sono operativi giorno e notte, vivono sotto pressione e si espongono al pericolo nell’esercizio delle loro funzioni”; per questo ha invitato il governo a garantire all’amministrazione della sicurezza le risorse umane e finanziarie necessarie per le loro missioni.
Per il sovrano la credibilità delle operazioni riguardanti la sicurezza richiede il rigore e la fermezza verso i criminali e gli apologisti dell’estremismo e del terrorismo, e ciò nel quadro del rispetto della legge, dei diritti e delle libertà, e sotto il controllo della giustizia.
Non c’è infatti nessuna stranezza che lo Stato sia forte dei suoi uomini e della sua sicurezza, e che i marocchini siano mobilitati per difendere le cause del loro paese..
Sul piano della politica estera il re ha ricordato che la cooperazione ed il coordinamento dei servizi della sicurezza del Marocco, con i loro omologhi di un certo numero di Stati fratelli ed amici, hanno contribuito a sventare molti attentati terroristici e quindi a salvare questi paesi da gravi drammi umani.
Il sovrano ha reso omaggio alle Forze armate reali, alla gendarmeria reale, alle forze ausiliarie, alla sicurezza nazionale, alla protezione civile ed all’amministrazione territoriale per la loro devozione e la loro mobilizzazione costanti volte a difendere l’unità e la sovranità del paese e a vegliare sulla sua sicurezza e la sua stabilità.
“Teniamo ad esprimere la nostra considerazione ed i nostri ringraziamenti a tutte le forze ed a tutti i marocchini liberi e gelosamente attaccati alla loro patria per la loro dedizione forte, ai nostri fianchi, nella costruzione del Marocco dell’unità, della libertà e del progresso e per la loro opposizione ferma ai complotti abietti orchestrati contro il nostro paese”, ha affermato re Mohammed.
Sulla questione del Sahara marocchino il re ha indicato che il Marocco, forte della nostra fede nella giustezza della sua causa nazionale, è riuscito, con grandissima fermezza, a fare del 2016 “l’anno della fermezza” riguardo alla preservazione della sua integrità territoriale, affrontando le dichiarazioni fallaci ed gli intrighi irresponsabili che hanno snaturato la gestione della questione del Sahara marocchino.
Garantendo di continuare a difendere i diritti e di adottare le misure necessarie per contrastare ogni slittamento, il re ha affermato che “non cederemo ad alcuna pressione o compromesso in un affare che è sacro per tutti i marocchini”. Tuttavia, ha proseguito, il Marocco resterà aperto e costantemente pronto al dialogo costruttivo per arrivare ad un regolamento politico definitivo di questo conflitto artificioso.
A questo proposito il re ha richiamato tutti i cittadini a restare vigili e mobilitati per contrastare le manovre degli avversari del Marocco. “Tutte le cospirazioni, mascherate e svelate, non riusciranno ad fermare la nostra determinazione a perseguire la messa in atto del modello di sviluppo seguito nelle nostre province del sud”. Infatti i progetti di sviluppo lanciati nella regione, e le opportunità offerte dalla regionalizzazione avanzata per favorire il coinvolgimento attivo delle popolazioni nella gestione dei loro affari, fanno dalla regione di Sahara un polo economico integrato, che potrà così svolgere il ruolo storico che è suo come trait d’union per gli scambi tra Marocco e la sua profondità africana, ed anche con i paesi del nord.
Il sovrano ha infine spiegato che la politica estera del Marocco si basa sulla diplomazia della parola e dell’atto, sia per quanto riguarda la difesa della marocchinità del Sahara, sia per la diversificazione dei partenariati o per il coinvolgimento nelle questioni e nelle problematiche internazionali.