MAROCCO. Grande successo del Crans Montana Forum a Dakhla

di Belkassem Yassine –

mohammed VI 2DAKHLA. Si è svolta a Dakhla (Marocco) la 30ma edizione del “Crans Montana Forum” sul tema “Africa e la cooperazione Sud-Sud”, evento patrocinato da Mohammed VI, al quale hanno preso parte 112 paesi di cui 36 africani, 30 asiatici, 31 europei e 15 americani e oltre a 20 organizzazioni regionali e internazionali, per un totale di 800 persone di cui un centinaio tra Capi di Stato e di governo e delegati di aziende.
Aprendo i lavori il sovrano marocchino ha puntualizzato che “Dakhla, oltre ad essere una città-piattaforma di scambi tra Atlantico, Maghreb e Sahel, rivestirà in un futuro prossimo una posizione centrale quale hub economico africano dedicato alla pace e alla stabilità sub sahariana”.
Il sovrano ha spiegato che “attraverso il nuovo modello di sviluppo delle regioni del Sahara, fatto di riforme istituzionali basate su una regionalizzazione moderna, il regno intende valorizzare le specificità territoriali, promuovere una buona governance locale e sviluppare politiche pubbliche regionali garanti dell’efficacia dell’intervento dello Stato e del suo rapporto con le collettività locali”.
Rafforzare lo sviluppo economico in Africa, aprendo alla cooperazione Sud-Sud e con un nuovo approccio alle relazioni internazionali, sono gli argomenti affrontati nella prima giornata.
Tra i partecipanti alla prima sessione dei lavori, il sottosegretario alle Nazioni Unite, Philippe Douste Blazy, il presidente del Crans Montana Forum, l’ambasciatore Jean-Paul Carteron, il direttore generale dell’Isesco, Abdelaziz Altwaijri, l’ex primo ministro spagnolo, José Luis Zapatero, il reverendo Usa, Jesse Jackson.
In un mondo devastati dai conflitti e dalla minaccia del terrorismo, “si cerca di dare un messaggio di speranza, che può venire dai Paesi africani che, nonostante gli anni di colonizzazione e le proprie sofferenze, sono riusciti a mantenere i propri valori e ideali. Non a caso il tema del forum è “Insieme per un mondo migliore”, ha sottolineato il presidente del Crans Montana, Carteron. “Il Marocco – ha proseguito – spiana la strada in questo contesto per la stabilità”.
I partecipanti hanno anche evidenziato la necessità di migliorare il clima per gli investimenti stranieri e garantire sicurezza ai partner industriali e finanziari, senza dimenticare il ruolo fondamentale che possono avere le donne. “Il futuro dell’Africa dovrebbe essere affidato a loro”, ha detto Zapatero. E ha aggiunto che “Le frontiere e le bandiere non possono costituire barriere per le differenze”. Il contributo alla crescita delle donne e le loro responsabilità sociali sono uno dei temi in discussione al convegno che affronta anche altri argomenti quali l’importanza di promuovere il dialogo fra Africa, Maghreb ed Europa; le nuove forme di cooperazione per prevenire le minacce alla salute; il settore alimentare e lo sfruttamento di quello della Pesca; il turismo come la forma migliore per lo sviluppo economico, l’integrazione e il progresso sociale.
Il reverendo americano Jesse Jackson, presidente e fondatore della Rainbow Push Coalition e ospite d’onore all’edizione 2015 del Forum Crans Montana di Dakhla, ha elogiato “il ruolo d’avanguardia svolto dal Marocco in termini di coesistenza tra le religioni”. “Alla stregua di Gerusalemme, il Marocco costituisce un crocevia di monoteismi: l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam”, ha detto il reverendo Jackson, figura di spicco nella lotta per i diritti civili degli afro-americani. Il reverendo ha inoltre sottolineato che il forum internazionale di Dakhla è l’occasione per “prendere spunto dall’esperienza avanguardista di questo Paese”, definito come “stabile in un mondo in continuo cambiamento.
L’evento organizzato dall’internazionale Forum Crans-Montana in partenariato con l’ISESCO (Islamic Educational Scientific and Cultural Organization), l’OCI, e l’UNESCO, costituisce un riconoscimento alle aspettative africane con la partecipazione di ben 36 paesi, cioè la maggioranza dell’Unione Africana.