Marocco. Mohammed VI alle camere, ‘è ora di impegnarsi per i cittadini’

di Belkassem Yassine

MaroccoIn occasione dell’inaugurazione dell’anno legislativo, il re del Marocco Mohammed VI ha tenuto un discorso ai membri del parlamento neoeletto in cui ha sottolineato il ruolo delle istituzioni e l’importanza del multipartitismo, per il quale hanno lottato le generazioni precedenti.
Il re ha spiegato che “l’obiettivo che deve essere ricercato da tutte le istituzioni è quello di essere al servizio del cittadino. Se non adempissimo a questa missione, le istituzioni sarebbero inutili e non avrebbero ragion d’essere”, notando tuttavia che talvolta le amministrazioni ed i servizi pubblici sono additati per le molte carenze relative e la bassa qualità delle prestazioni.
Senza giri di parole ha anche espresso il suo rammarico per coloro che, eletti, si limitano a curare gli interessi propri o dei loro partiti anziché servire l’interesse generale. “Così facendo – ha detto il sovrano – fingono di ignorare che più importante di uno scrutinio è il cittadino stesso, per cui costoro disconoscono i valori di un’azione politica nobile. Se non vogliono fare il loro lavoro e se a loro non interessa regolare gli affari dei cittadini a livello locale, regionale o anche nazionale, allora perché si impegnano nell’azione politica?”. “Il vero impegno dei partiti e della politica – ha continuato Mohammed VI – è quello di mettere il cittadino al di sopra di qualsiasi considerazione”. Ha poi osservato che “molti cittadini chiedono di incontrare il re per i più diversi problemi, anche semplici, segno che vi sono lacune altrove. Sono ovviamente fiero di trattare direttamente con mio popolo e regolare i problemi. Continuerò a farlo, sempre al loro servizio… ma i cittadini si rivolgerebbero a me se l’amministrazione pubblica facesse il suo dovere?”.
mohammed-vi-grandeMohammed VI ha poi ribadito la sua affezione per il multipartitismo, rammentando che spetta al sovrano vegliare sulla protezione della scelta democratica.
Congratulandosi con i membri della Camera dei rappresentanti, per la fiducia avuta dai cittadini, il re ha notato che l’apertura dell’anno legislativo non è una semplice occasione di circostanza, ma per lui una tribuna per rivolgersi contemporaneamente al governo, ai partiti, alle varie organizzazioni, alle istituzioni ed ai cittadini: “Si tratta – ha affermato – piuttosto di una tribuna attraverso la quale mi metto all’ascolto della voce del cittadino, che voi rappresentate”.
Ha infine notato che la precedente legislatura aveva un carattere fondativo, dopo la promulgazione della Costituzione del 2011, “improntata sull’adozione delle leggi relative alla predisposizione delle istituzioni”, mentre “il periodo che abbiamo davanti è forse più importante, poiché richiede di dedicarsi seriamente alle questioni e alle preoccupazioni dei cittadini, di promuovere l’azione del servizio pubblico e di migliorare la qualità delle sue prestazioni”.