Marocco. Mohammed VI vuole buoni rapporti con l’Algeria. E chiede ai ‘paladini’ la lotta alla ‘proliferazione degli oscurantismi’

Belkassem Yassine – 

mohammed VI maroccoIn occasione del 63mo anniversario della Rivoluzione “del Re e del Popolo”, il re del Marocco Mohammed VI ha lanciato un appello per il rinnovo dell’impegno a migliorare i rapporti con la vicina Algeria.
Conscio delle difficoltà dovute a decenni di screzi e di difficoltà nelle relazioni, Mohammed VI ha affermato che “auspichiamo a una solidarietà sincera volta ad unire i popoli algerino e marocchino al fine di operare in buona fede, per servire le cause maghrebine ed arabe ed affrontare insieme le sfide che si pongono al continente africano”.
Il re ha rilevato che nei confronti delle circostanze che attraversano i popoli arabi e la regione maghrebina, oggi c’è “bisogno più che mai di questo spirito di solidarietà al fine di operare per lo sviluppo e la sicurezza”.
Ha quindi voluto ricordare che la resistenza marocchina ha apportato sostegno materiale e morale alla rivoluzione algerina, in una campagna violenta ingaggiata contro dalle forze coloniali che intendevano ridurla al nulla prima ancora di arrivare al primo anniversario. La cosa ha permesso ai due paesi di svolgere un ruolo fondamentale nella liberazione e nell’indipendenza dell’Africa.
In tema di terrorismo il re ha chiesto ai marocchini, in patria e all’estero, di fare “Un fronte comune per contrastare il fanatismo”: riferendosi esplicitamente all’assassino di padre Hamel lo scorso 26 luglio a Rouen, in Francia, dal sovrano definito come “Una follia e crimine imperdonabile”, Mohammed VI ha chiesto ai marocchini all’estero di essere “paladini dell’Islam e della tolleranza”. Il sovrano, che è Amir al-Mouaminine (Emiro dei credenti), ha affermato che “Difronte alla proliferazione degli oscurantismi diffusi in nome della fede, ma del tutto lontani da essa, i credenti devono seguire i valori delle loro religioni e delle loro tradizioni secolari”.