Mediterraneo. L’operazione Sea Guardian della Nato

di Andrea Grelloni * –

Sul fronte mediterraneo la NATO è impegnata in un’operazione marittima denominata Sea Guardian, finalizzata sotto il profilo strategico a garantire una presenza navale stabile, efficiente e reattiva nel Mediterraneo, utile a prevenire, o nell’eventualità contrastare, attacchi di tipo sia convenzionale che terroristico.
Ufficialmente l’operazione Sea Guardian è stata attuata nel novembre del 2016, dopo che la sua implementazione era stata concertata nel summit atlantico di Varsavia del luglio 2016, in occasione del quale era stato deciso di sostituire la precedente operazione Active Endeavour, attiva dal 2001 come risposta sul piano marittimo agli attacchi terroristici perpetrati contro gli Stati Uniti, con una nuova missione navale caratterizzata da un alto impiego flessibile.
Mentre Active Endeavour era stata predisposta in attuazione dell’articolo 5 del Patto Atlantico, al cui interno è contenuta la clausola di difesa collettiva, Sea Guardian rientra nel quadro delle ordinarie operazioni approvate dal NAC (North Atlantic Council).
L’operazione è sottoposta alle direttive del Comando Marittimo Alleato (HQ MARCOM), dislocato a Northwood nel Regno Unito, e dal punto di vista operativo i mezzi e gli uomini integrati nel dispositivo multinazionale devono assolvere una molteplicità di compiti, di seguito elencati: garantire la sicurezza dello spazio marittimo con azioni di pattugliamento in mare aperto; fornire supporto alla Maritime Situational Awareness; contrastare la proliferazione delle armi di distruzione di massa; condurre attività di anti-terrorismo; proteggere le infrastrutture sensibili marittime e costiere; salvaguardare i traffici marittimi; contribuire allo sviluppo della Maritime Capacity Building dei paesi rivieraschi.
Inoltre, sono previste attività di assistenza logistica ed informativa in coordinamento con la missione europea EUNAVFORMED (European Naval Force in the Mediterranean) al fine di rafforzare la sicurezza del Mediterraneo.

* Laureato in Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi Perugia; analista di strategia militare ed esperto nelle tematiche attinenti la politica NATO.