MESSICO. Elezione storica di “El Bronco” a governatore del Nuevo León

di Marco Dell’Aguzzo –

el_broncoJaime Rodríguez Calderón, meglio noto con il soprannome di “El Bronco” (“Il duro”, “L’indomabile”), è ufficialmente diventato ieri il nuovo governatore del Nuevo León per i prossimi sei anni, dopo essere stato eletto dai cittadini il 7 giugno passato nel corso delle elezioni di medio termine.
La vittoria del Bronco è stata straordinaria e storica. Storica perché è stato il primo candidato indipendente (non legato, cioè, a nessun partito) in assoluto a diventare governatore di uno stato. Straordinaria perché è riuscito ad ottenerla nonostante gli svantaggi derivati dalla sua condizione “anomala”: in quanto indipendente, non poteva attingere pienamente ai fondi pubblici per finanziare la sua campagna elettorale e non godeva dello stesso spazio in radio e in televisione riservato agli altri candidati. El Bronco decise così di costruirsi il consenso non sui media tradizionali, ma sui social network: Facebook, Twitter e persino WhatsApp, dove, per due ore al giorno, rispondeva personalmente ai messaggi.
Ingegnere e allevatore di cavalli, cresciuto in un ranch senza elettricità con nove fratelli, Jaime Rodríguez ha iniziato a farsi un nome nel nord-est amministrando il municipio di García (Nuevo León) e affrontando il cartello dei Los Zetas, provvedendo a smantellarne la ricca rete di informatori (noti come “halcones”, “falchi”). La lotta alla criminalità lo ha toccato personalmente, è sopravvissuto a due attentati, portandogli via il figlio ventiduenne, rapito e ucciso dai narcos. Stanco della corruzione nelle istituzioni (dirà dei politici che “si considerano proprietari, non funzionari pubblici”), nel 2014 abbandona il Partito Rivoluzionario Istituzionale dopo avervi militato per più di trent’anni.
Volto massiccio e stivali da cowboy ai piedi, El Bronco si appresta ora a governare uno dei territori più problematici e violenti del Messico. Ha annunciato di volerne fare un qualcosa di completamente diverso: uno stato “migliore di quanto sia mai stato”, “il miglior Nuevo León della storia”, dove gli abitanti potranno camminare tranquillamente per le strade e dove i politici non si concederanno più “lussi a spese del popolo”.
Ma l’entusiasmo, suo e dei suoi sostenitori, non basterà. Il Nuevo León è uno degli stati con il più alto numero di persone scomparse (una cifra che oscilla dai duemila ai diecimila casi), ed è una delle roccaforti dei Los Zetas, che, nonostante l’ultimo grande leader, Omar “Z-42” Treviño Morales, e il suo presunto successore siano stati catturati lo scorso marzo, sono probabilmente ancora lontani dall’essere un ricordo.

Twitter: @marcodellaguzzo