Migranti. Cooperazione Italia – Sudan: apprezzamento per l’impegno italiano

Cs Ambasciata d’Italia in Sudan

Manzione a kathoumKHARTOUM – Si è conclusa in Sudan il 17 febbraio una missione congiunta del ministero degli Interni e del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, guidata dal sottosegretario agli Interni Domenico Manzione. Al centro dell’intera missione le tematiche migratorie.
Completavano la delegazione il prefetto Mario Morcone, direttore del dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, e il dott. Ezio Gaetano, dipartimento antiterrorismo della Polizia di Stato. Per parte MAECI, erano presenti il min. plen. Luigi Maria Vignali, direttore centrale per le questioni migratorie e i visti, e il min. plen. Marco Peronaci, consigliere diplomatico del ministro dell’Interno.
Nel giorno di arrivo, il 15 febbraio, l’intera delegazione, accompagnata dall’ambasciatore d’Italia a Khartoum, Fabrizio Lobasso, ha incontrato le autorità sudanesi e le organizzazioni internazionali interessate (l’Organizzazione internazionale per le Migrazioni – OIM – e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati-UNHCR). Queste ultime in presenza anche del titolare della sede estera di Khartoum dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Alberto Bortolan. Negli incontri istituzionali è emerso da parte delle autorità sudanesi un grande apprezzamento per l’impegno dell’Italia a favore del Paese, anche attraverso l’operato della Cooperazione Italiana, presente e attiva fin dal 2006. Sono state analizzate le sfide in tema di migrazione per il Paese, le azioni promosse sia internamente che in collaborazione coi Paesi confinanti, i bisogni nel campo della gestione del fenomeno migratorio. Tra le priorità per il Sudan sono emerse: il rafforzamento delle attività di gestione e controllo dei confini e la formazione dei corpi chiamati a effettuare tali attività.
Al centro dell’incontro con OIM il quadro delle dinamiche migratorie in Sudan, ove si registrano sia nuovi flussi in arrivo che situazioni ormai consolidate di comunità sfollate da decenni. La delegazione ha visitato inoltre la struttura Migrant Resource and Response Centre (MRRC): un centro pilota che l’OIM ha recentemente inaugurato a Khartoum (anche con il supporto finanziario della Cooperazione Italiana), dove vengono offerti ai migranti servizi quali sensibilizzazione sui rischi della migrazione illegale, informazioni sui canali legali per la migrazione, counseling psicologico, assistenza medica di base, consulenza legale, e dove vengono svolte attività per il rimpatrio volontario assistito.
“Oggi più che mai è opportuno un coordinamento tra i vari attori europei ed internazionali, al fine di evitare il rischio connesso alla moltiplicazione delle iniziative e una dispersione delle poche risorse a disposizione, in un contesto in cui sarà cruciale continuare a coinvolgere le autorità locali in una partnership efficace quanto franca”. Così l’ambasciatore d’Italia in Sudan, Fabrizio Lobasso, ha commentato al margine della visita del campo profughi di Wad Sharifey, a Kassala, nell’Est del Paese, dove il 16 febbraio si è recato insieme alla delegazione congiunta, accompagnato anche dai rappresentanti di UNHCR e dalle autorità locali. Anche in questa sede l’Italia ha riconfermato il proprio impegno per una migliore gestione del fenomeno migratorio in un Paese strategico nella regione quale il Sudan.