Moldavia. Elezioni presidenziali: probabile ballottaggio tra il presidente Igor Dodon e Maia Sandu

di Alberto Galvi

Si sono svolte il 1 novembre 2020 le elezioni presidenziali in Moldavia, in cui il presidente filo-russo Igor Dodon punta a un secondo mandato contro l’ex primo ministro Maia Sandu, che vuole avvicinare il Paese all’Unione europea.
In queste elezioni presidenziali gli altri sei candidati sono: Usatil Renato del partito PN (Our Party), Ivanova Violeta del partito PCM (Partidul Comunist al Moldovei), Ticu Octavian del partito PUN (Party of National Unity), Nastase Andrei del partito MDTP (Moldovan Dignity and Truth Platform), Chirtoaca Dorin del partito DPM (Democratic Party of Moldova) e Deliu Tudor del partito LDPM (Liberal Democratic Party of Moldova).
La Moldavia è situata tra l’Ucraina e la Romania, è membro della NATO (North Atlantic Treaty Organization) ed è uno dei Paesi più poveri d’Europa dove i 3,5 milioni di abitanti sono divisi tra filo-europeisti e filo-russi. Inoltre nell’ultimo anno la pandemia di coronavirus ha spinto il Paese a una brusca recessione economica.
Queste elezioni sono una rivincita delle precedenti del 2016, in cui il filo-russo Igor Dodon del partito PSRM (Party of Socialists of the Republic of Moldova), ha sconfitto la filo-occidentale Maia Sandu del partito PAS (Party of Action and Solidarity) in un ballottaggio al secondo turno per meno del 5 per cento dei voti.
Dodon ha preso il potere nel 2016, mentre da giugno a novembre 2019, Sandu è stato primo ministro fino a quando Dodon non l’ha respinta dopo una disputa su chi dovesse nominare il procuratore capo. Il primo ministro in Moldavia è stabilito dal presidente previa consultazione con il parlamento, entro 15 giorni dalla designazione. Inoltre il primo ministro convenuto deve richiedere al parlamento un voto di fiducia per il suo programma di lavoro proposto.
Si prevede che anche questa volta si andrà al secondo turno il 15 novembre poiché né Dodon né Sandu otterranno la maggioranza assoluta. Dodon sembra non essere gradito alla Ue o nelle vicine Ucraina e Romania, mentre a livello diplomatico il Paese è isolato e il suo unico vero alleato è la Russia.
Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la speranza che gli elettori moldavi sosterranno Dodon, sottolineando che l’economia del loro Paese è saldamente legata alla Russia, anche se durante l’autunno 2014, la Moldova ha firmato un accordo di associazione e un accordo di libero scambio completo con l’Unione europea il DCFTA (Deep and Comprehensive Free Trade Area).