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Il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa di Mosca, generale Igor Konashenkov, ha denunciato la presenza dell’ennesimo aereo spia Usa ai confini dello spazio aereo russo, il quale ha tuttavia rischiato di provocare la collisione di due aerei di linea: “il 22 maggio 2016 un aereo da ricognizione RC-135 della US Air Force, partito dalla base aerea di Kadena (Giappone) ha compiuto un volo di ricognizione nel Mare del Giappone al confine con la Federazione Russa. Il volo è stato effettuato a quota 10 mila metri senza il transponder in dotazione acceso. Quando si avvicina il confine di Stato della Federazione Russa, un aereo da ricognizione RC-135 ha iniziato a intersecarsi con percorsi di aerei internazionali”, “due aerei passeggeri KLM Dutch Airlines (Tokio-Amsterdam) e lo svizzero SWISS (Tokio-Zurigo) “, ha detto l’ufficiale.
Il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere le proprie preoccupazioni all’ambasciata Usa, richiamando l’attenzione sulla necessità di evitare che si ripetano situazioni simili, pericolosissime per il traffico aereo civile.
La prassi di inviare aerei spia ai confini russo o statunitense è comune ad entrambi i paesi, ma l’11 aprile 2015 un aereo spia statunitense RC-135 e un caccia russo Sukhoi Su-27 si sono sfiorati di pochi metri rischiando per poco la collisione nei cieli del Baltico, ai confini dello spazio aereo di Kalinigrad.
